Non c’è l’aumento delle sigarette e arrivano nuovi limiti per le banche, sul massimo scoperto ai clienti e sullo sconfinamento dei conti. Proseguono gli "assestamenti" attorno alla manovra da 33 miliardi del governo Monti, che oggi affronta il voto finale della Camera. Nonostante il passare delle ore, emergono altre novità fra le molte approvate nell’ultima, tumultuosa seduta (quella nella notte fra martedì e mercoledì scorsi) delle commissioni Bilancio e Finanze che hanno licenziato il testo per l’aula. Saranno gli ultimi cambiamenti, dato che al Senato la manovra sarà "blindata" e non dovrebbe cambiare più.Una prima precisazione è giunta ieri da Gianfranco Polillo, uno dei due sottosegretari all’Economia: la norma prevede «solo l’aumento per le accise sul tabacco trinciato, quello che si vende nelle buste e che serve per confezionare manualmente le sigarette». È un incremento che servirà per coprire l’alleggerimento della cosiddetta "tassa sul lusso", che colpisce le auto di grossa cilindrata e le barche. Nessun aumento c’è invece sulle sigarette.Un altro pacchetto di ritocchi riguarda gli istituti di credito. In particolare è stata inserita una proposta, fatta dal leghista Fugatti, che dispone la nullità di tutte le clausole oggi applicate dalle banche sull’istituto del massimo scoperto. La norma interviene sul testo unico delle leggi in materia bancaria stabilendo, quali unici oneri a carico del cliente, una commissione onnicomprensiva (calcolata in proporzione rispetto alla somma messa a disposizione del cliente e alla durata dello scoperto) e un tasso d’interesse sulle somme prelevate dal cliente. L’importo della commissione non può superare lo 0,5%, per trimestre, dell’importo. La novità soddisfa anche il senatore dell’Idv e presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti, per il quale «è un bel giorno per il Parlamento» perché si corregge «un vero e proprio "pizzo" praticato dalle banche, uscito dalla porta e rientrato dalla finestra, del valore di 6-7 miliardi l’anno a carico dei clienti». Inoltre, nei casi di sconfinamenti oltre il limite del fido concesso, l’emendamento introduce una commissione "veloce", parametrata all’entità del conto, che sarà decisa successivamente dal Cicr. Sempre a carico delle banche, diventa infine "pratica scorretta" quella dell’istituto che, all’atto della stipula di un mutuo, obbliga il cittadino a sottoscrivere una polizza assicurativa erogata dallo stesso operatore. Vediamo ora le altre novità:
Commissioni per negozi a 1,5%. La commissione massima che i negozianti dovranno d’ora in poi alle banche, per i pagamenti con carte di credito, non potrà superare l’1,5%.
Edicole liberalizzate. Gli edicolanti sono gli unici che affronteranno una liberalizzazione piena. Da qui la serrata di tre giorni.
Salvi gli stipendi nelle Circoscrizioni. I consiglieri delle Circoscrizioni e quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato.
Scuole più sicure con fondi Fas. Si punta a velocizzare l’impiego dei fondi Fas per mettere in sicurezza le scuole sul fronte antisismico.
Più soldi a editoria con "fondo Letta". Nel cosiddetto "Fondo Letta" (che rientra nella gestione della Presidenza del Consiglio) ci saranno gli interventi di sostegno all’editoria e al pluralismo dell’informazione.
Lavori socialmente utili. I lavoratori Lsu per Napoli e Palermo vengono rifinanziati.
Cnel. Scende a 64 il numero dei componenti del Cnel (già Berlusconi li aveva "tagliati" a 70).
Autorità di vigilanza sui trasporti. La mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti e le infrastrutture, e le reti stradali e autostradali, sono sottoposti a questa vigilanza.