Ci pensa un po’, ma le viene da ridere: «Perché il razzismo è stupido? Ma perché è… stupido! Come si fa a pensare di andare contro qualcuno che è tuo fratello?». Maria Guida ha 30 anni e a 21 ha combattuto contro il tumore e ha vinto. Poi si è laureata in architettura e adesso usa la sua reflex per combattere anche il razzismo. «Non mi sento una supereroina, né diversa dagli altri - racconta -, solo una ragazza, come tanti altri, che vorrebbe un mondo migliore».
Le sue foto andranno in mostra fra tre giorni, da venerdì 9, alla chiesa del “Gesù Nuovo” di Napoli. Ne è fiera. «Per noi napoletani è una chiesa importante, la chiesa di Giuseppe Moscati, il medico santo. Sono onorata di poter esporre le mie “piccole” foto in quella chiesa». La mostra si chiama “Essere umano”. Racconta volti e occhi di ragazzi che Maria ha incontrato la scorsa estate: «Sono stata in Sicilia a fare un campo d’impegno sociale, con il Pime (Pontificio istituto missioni estere, ndr), che accoglieva 70 immigrati. Tantissimi ragazzi, come me, che vogliono un’opportunità e sperano che l’Italia possa dargliela». Non ha proprio dubbi, Maria: «Queste persone non vengono a toglierci niente. La vita è un diritto di tutti».
E quel tumore di nove anni fa? «Niente accade per caso. Questa esperienza mi ha segnato. Però mi ha dato la possibilità di un cambiamento. Di passare da qualcosa di negativo a qualcos’altro di positivo».