Papa Francesco si tiene costantemente informato sul recupero dei corpi degli immigrati morti nel naufragio di giovedì scorso a Lampedusa. Lo fa tramite il suo diretto inviato, l'Elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski, da due giorni sull'isola.Radio Vaticana ha inoltre reso noto che oggi monsignor Krajewski è stato sul gommone della Guardia Costiera che si occupava del recupero dei corpi. Monsignor Krajewski è impegnato anche nel sostegno economico ai profughi che si trovano a Lampedusa: "Da Papa Francesco - informa l'Osservatore Romano con un tweet - un aiuto a ciascuno dei superstiti per provvedere alle esigenze più immediate".
In questi giorni l'Elemosiniere è rimasto sulla banchina del porto vecchio per benedire le salme recuperate in mare. "È come se avessimo il Papa in persona quiaccanto a noi - dicono i soccorritori all'Osservatore - e la cosa ci conforta perché abbiamo la certezza di una vicinanza concreta e non di facciata". Non a caso questa mattina hanno chiesto a monsignor Krajewski di uscire in mare con loro: ci sono da recuperare le salme di tanti bambini che con le loro mamme avevano cercato rifugio nella stiva del barcone affondato. Ogni sommozzatore che scende porta con sé una coroncina del rosario benedetta da Papa Francesco. "Nessuno di noi può chiamarsi fuori dalla tragedia di Lampedusa: il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona domanda di essere promosso da ogni legislazione". Lo ha scritto l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, in una lettera che viene letta questa sera nella veglia di preghiera organizzata dalla diocesi, invitando la Chiesa ad essere sempre pronta al primo intervento di accoglienza. Il tragico bilancio: 232 corpi recuperatiSono 232 i cadaveri finora recuperati. Nella giornata di oggi dal relitto del barcone che giace a circa 50 metri di profondità davanti alla costa dell'Isola dei Conigli sono stati estratti 38 corpi. I sommozzatori riferiscono che lo scafo è pieno di morti. I superstiti sono 155 e secondo il loro racconto sul peschereccio c'erano 518 profughi. All'appello ne mancherebbero 131. Alla fine i morti potrebbero essere oltre 350. I corpi sono così tanti che manca un posto dove comporli. Gli ultimi recuperati sono stati deposti dentro due camion frigoriferi.Napolitano: risolvere il nodo dell'asilo politico"È l'asilo, che non è migrazione, è diverso, è l'asilo politico al centro della nostra attenzione". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Questo perché, ha aggiunto, "c'è una vera e propria ondata di profughi che non sono migranti, legali o illegali: sono profughi, il che è un'altra cosa".
Si muove la politica: l'Europa e l'ItaliaMercoledì arriverà a Lampedusa, per la prima volta, il presidente della Commissione Europea: Manuel Barroso sarà accompagnato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e potrà rendersi conto di persona come nell'ultimo lembo d'Europa vivono e muoiono i migranti. Oggi il Parlimento europeo apre la sessione plenaria: a Strasburgo ricordando i migranti morti con un minuto di silenzio, e, in serata, con una fiaccolata degli eurodeputati. Il governo intanto sta lavorando sulla modifica del diritto d'asilo con un intervento normativo che si baserà su tre direttive europee in materia. È quanto emerso da un tavolo tecnico presieduto stamane a Palazzo Chigi dal sottosegretario Filippo Patroni Griffi. Lo strumento normativo potrebbe essere quello della delega.Dal canto suo il premier Enrico Letta annuncia che è ora di mettere in campo un rapporto "più stringente con la Libia", per evitare che da lì partano centinaia di carrette all'anno. E il ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero sottolinea che l'Italia porterà al prossimo vertice Ue in programma a fine mese il nodo dell'immigrazione. Il ministro Kyenge: rivedremo la Bossi-FiniIl ministro dell'Integrazione, Cécile Kyenge, annuncia proprio davanti ai morti che il mare restituisce che la settimana prossima i ministeri competenti si siederanno attorno ad un tavolo per affrontare il problema e cancellare una norma, la cosiddetta Bossi-Fini, che si fonda su un approccio repressivo del fenomeno.
Altri sbarchi: 200 migranti nel RagusanoIntanto non si ferma l'ondata di sbarchi in Sicilia. Sono oltre 200 gli extracomunitari sbarcati all'alba a Pozzallo, nel ragusano. I migranti erano a bordo di due barconi, poi intercettati e condotti in porto. I profughi, tra loro molte donne e bambini, tra cui due neonati, sono stati condotti nel centro di prima accoglienza di Pozzallo. E sono in maggioranza donne e bambini anche i 155 profughi siriani approdati nella tarda serata di domenica a Siracusa. I migranti sono giunti al Porto Grande su una motovedetta della Guardia costiera che li aveva soccorsi al largo della costa siciliana. Sono in buone condizioni.