mercoledì 26 giugno 2024
L'iniziativa mira a sensibilizzare i cittadini su un fenomeno che, pur costituendo un reato, è ancora molto diffuso in Italia, con oltre 50mila cani e 80mila gatti lasciati per strada ogni anno.
Da sinistra: l'assessore Sabrina Alfonsi, Licia Colò e il sindaco Roberto Gualtieri, che tiene al guinzaglio un cane adottato

Da sinistra: l'assessore Sabrina Alfonsi, Licia Colò e il sindaco Roberto Gualtieri, che tiene al guinzaglio un cane adottato - Antonino Casadonte

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«Le scuse sono in-finite», «Ogni scusa non è buona», «Le tue scuse valgono fino a 7 anni di carcere». Non sono tre semplici avvisi, ma degli slogan utili a far capire che non c'è giustificazione che tenga quando si abbandona un animale per strada. Tanti, troppi, ogni anno in Italia: oltre 50mila cani e 80mila gatti. Un fenomeno che non accenna a placarsi, pur costituendo un grave reato, non solo morale, ma anche ai sensi del Codice penale.

Per questo motivo, mercoledì 26 giugno è stata lanciata da Roma Capitale la campagna «Le scuse sono finite», alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, dell'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, e di Licia Colò, scelta per il secondo anno di fila come testimonial. La conduttrice e scrittrice, infatti, aveva già prestato il suo volto per l'iniziativa «L'abbandono è come uccidono i vigliacchi». A partire dal 26 giugno, dunque, verranno affissi volantini e manifesti in tutta la Capitale, promosse pubblicità sugli autobus e sui siti web, in modo da sensibilizzare i cittadini su una pratica purtroppo ancora molto diffusa. Si tratta, inoltre, di un altro tentativo di salvaguardare gli animali di affezione e che fa seguito all'iniziativa di alcune settimane fa, lanciata sempre da Roma Capitale, sull'adozione consapevole.

Il lancio della campagna, sullo sfondo alcuni degli slogan di quest'anno

Il lancio della campagna, sullo sfondo alcuni degli slogan di quest'anno - Antonino Casadonte

«Per il secondo anno di fila mandiamo un messaggio importante, non ci sono scuse perché abbandonare un animale in strada non si può giustificare. È un atto disonorevole per cui si va in prigione, ci batteremo affinché gli animali abbiano dei diritti e vengano difesi», ha dichiarato Gualtieri, sottolineando che «Roma Capitale cercherà di rafforzare la sua azione e, in questo senso, ha già nominato un Garante per i diritti degli animali e deciso che si costituirà parte civile per la morte del cucciolo Giorgio», un cane ucciso da due cittadini romani e poi gettato in un fosso di un torrente vicino alla stazione di Ponte Galeria. «L'abbandono degli animali è una piaga che vogliamo non solo diminuire, ma sconfiggere. E l'unico modo per farlo è promuovendo campagne di sensibilizzazione. Le altre iniziative di Roma Capitale hanno portato a un aumento delle "adozioni" di animali, speriamo dunque che anche questa possa incidere», ha aggiunto l'assessora Alfonsi. Infine, Licia Colò ha affermato: «Dobbiamo metterci tutti la faccia, questa campagna cerca di rendere tutti consapevoli della gravità del fenomeno, anche coloro che non sono sensibili sul tema. Serve investire nell'educazione e far capire ai giovani l'importanza degli animali. Io - ha raccontato - ho adottato un cane e nonostante le difficoltà iniziali l'ho educato e posso dire che la sua compagnia mi ha cambiato molto».

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