La macchina dei carabinieri crivellata dai colpi dei rapinatori a Sassari - Ansa
Poteva essere una strage ma i rapinatori, almeno una decina armati di kalashnikov e abbigliati con tuta mimetica e giubbetti antiproiettile, si sono portati via “solo” i sacchi di denaro custoditi nel caveau, seminando terrore.
Lo spettacolare colpo è stato messo a segno ieri sera verso le 20 nella sede dell’istituto di vigilanza Mondialpol di Caniga, alla periferia di Sassari. Per entrare i malviventi hanno sfondato il muro perimetrale dell’edificio con il braccio meccanico di un escavatore. Usando una scala altri banditi hanno poi scavalcato la recinzione e avuto così facile accesso ai locali. Qui hanno prelevato il bottino che, con l’ausilio della stessa benna, è stato subito caricato su un furgone con il quale i rapinatori sono scappati in direzione Cagliari. La loro azione però non è stata affatto “silenziosa” perché hanno minacciato le guardie giurate in servizio sparando raffiche di mitra in aria e un addetto alla sorveglianza che si trovava sulla garitta si è salvato soltanto grazie ai vetri antiproiettile che proteggevano la postazione. Mentre la rapina era ancora in corso è arrivata una “gazzella” dei carabinieri che è stata crivellata di colpi. Per fermare la macchina i banditi non hanno esitato a sparare ad altezza d’uomo, mirando al motore. Due militari sono rimasti incolumi anche in questo caso grazie al parabrezza “blindato” che non si è infranto nonostante le smitragliate. Un piano studiato nei dettagli da professionisti del crimine: una parte del commando ha bloccato le strade di acceso al luogo della rapina incendiando le auto parcheggiate, facendosi largo tra la gente a colpi di mitra, e cospargendo di chiodi l’asfalto per agevolarsi la fuga. Il traffico intorno a Sassari è stato paralizzato per più di un’ora. Spari e terrore: molti cittadini hanno assistito a vere e proprie scene di guerra.
La ricerca della banda è scattata subito da parte delle forze dell'ordine, con posti di blocco sulle principali arterie della provincia e del Nuorese. Un elicottero dei carabinieri per tutta la notte ha perlustrato dall’alto, senza esito, la zona intorno alla città. Quanti soldi sono stati sottratti? Ancora non si è fatto un conto preciso ma sono stati parecchi perché nei sacchi c’era il denaro destinato alle Poste per il pagamento delle pensioni, la prossima settimana. Milioni di euro.
Un particolare “curioso”, ma preoccupante: è la terza volta dal 2016 che il caveau della Mondialpol di Sassari viene assaltato da con l’uso di un escavatore. Sei anni fa i rapinatori, con il medesimo stratagemma della ruspa, si impossessarono di oltre 10milioni di euro. Sei mesi fa, invece, un colpo fu commesso, con un assalto più “classico” ai danni di un portavalori che si stava recando all’agenzia di vigilanza per depositare il suo prezioso carico: il bottino era stato di 4milioni. Nessuno dei malviventi finora è stato preso. E anche degli ultimi sembrano essersi perse le tracce. Ma la caccia prosegue.