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«Educare è una festa». E festa è stata questa mattina, sabato 20 maggio, in piazza Duomo che per la 35ª volta ha fatto da scenario alla conclusione della marcia della scuola cattolica ambrosiana chiamata «Andemm al Domm» (Andiamo al Duomo). Un festa di colori, suoni, musica e parole, anche se con una leggere flessione di partecipanti rispetto al passato complice anche lo slittamento della manifestazione – solitamente prevista a marzo – nelle settimane finali dell’anno scolastico, che vedono gli istituti impegnati nelle feste conclusive. Ma l’entusiasmo e la voglia di esserci non è affatto diminuita e ieri mattina le migliaia di partecipanti hanno fatto sentire ancora una volta alta la loro voce.
Ad accoglierli sul sagrato il vescovo ausiliare di Milano Pierantonio Tremolada, vicario per la pastorale scolastica dell’arcidiocesi di Milano, in sostituzione dell’atteso cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, costretto a disertare l’appuntamento per un’indisposizione. «Mi ha detto di portarvi il suo saluto e di farvi giungere la sua vicinanza», ha esordito il vescovo ausiliare nel suo intervento e dalla piazza si è alzato forte il grido di saluto «Ciao Eminenza» rivolto proprio all’arcivescovo ambrosiano.
«Una realtà variegata»
«Dal mio osservatorio nell’ufficio per la pastorale scolastica – ha proseguito Tremolada – ho la possibilità di vedere come è variegata nella sua bellezza la scuola che voi rappresentate. Ci sono istituti nati sull’intuizione di congregazioni religiose, sia piccole sia grandi, ci sono istituti sorti dalla sensibilità di alcuni movimenti o dall’associarsi di gruppi di genitori. Ci sono i nostri collegi, a iniziare da quello arcivescovile San Carlo. E poi le decine e decine di materne parrocchiali – in arcidiocesi ce ne sono 254 – che dobbiamo sostenere e amare e non vedo alcun motivo perché la loro esistenza debba essere ostacolata». Insomma una visione d’insieme, che fa dire a Tremolada che «siamo fieri di queste scuole perché sono scuole condotte con passione e serietà, all’interno di una visione cristiana». Ma lo sguardo è andato anche alla scuola statale in cui «vi sono tanti cattolici che a diversi livelli e ruoli si impegnano con altrettanta passione educativa».
L'orchestra degli studenti del Grassi
E un esempio era proprio presente in piazza del Duomo: l’orchestra formata dagli studenti dell’istituto comprensivo statale Grossi di Treviglio, che si è esibita in alcuni brani. «Un’esperienza educativa forte, perché in un’orchestra bisogna saper mettere insieme le proprie capacità con gli altri» ha sottolineato la preside del Grassi. Un saluto ai partecipanti lo hanno portato anche le istituzioni con l’assessore Marco Granelli a nome del sindaco di Milano, e l’assessore Beatrice Uguccioni in rappresentanza della Città metropolitana. Da entrambi il riconoscimento di quanto la scuola paritaria fa all’interno del sistema scolastico e l’invito a proseguire il cammino insieme. Lo stesso invito che il vescovo ausiliare Tremolada ha voluto lanciare a tutta la scuola: paritaria e statale.