Alcuni esponenti del corso di Infermieristica dell'Università Cattolica - Ufficio Stampa Cattolica
L'Università Cattolica si conferma tra i principali atenei italiani e non solo. Ricerca, collaborazioni con l'estero, qualifiche ed esperienza di apprendimento degli studenti. Tutti ingredienti che hanno indotto la Qs Top Universities a premiare una delle sue facoltà di "punta": l'Infermieristica, per la quale la Cattolica si è classificata nella top 100 al mondo per il 2024. Un riconoscimento importante, in un settore divenuto cruciale e molto richiesto negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19.
In vetta alla classifica di Qs figurano l'Università della Pennsylvania, il King's College di Londra e la Johns Hopkins di Baltimora, mentre per il nostro Paese è presente, oltre alla Cattolica, La Sapienza di Roma. Il ranking "per materia", giunto alla 14° edizione, viene stilato ogni anno per università e per singola specialità da Quacquarelli Symonds, tra i principali analisti internazionali di formazione universitaria. Per la Cattolica, che in Italia dispone di 5 sedi (Milano, Brescia, Cremona, Piacenza, Roma), sono stati considerati come punti di forza il piano di studi, completamente rinnovato negli ultimi dieci anni per essere al passo con l’evoluzione della professione, e la pratica "sul campo" che gli studenti effettuano, ad esempio, nella Capitale, al Policlinico Agostino Gemelli, una delle strutture ospedaliere più complete d'Italia.
«La formazione che noi offriamo – ha affermato la dottoressa Lucia Zaino, coordinatrice delle attività professionalizzanti di Infermieristica della Cattolica- è davvero di ampio respiro e consente ai nostri infermieri di trovare facilmente lavoro in qualunque realtà. L’ordinamento degli studi prevede una formazione teorica, fortemente integrata con il tirocinio clinico al Gemelli, una struttura che "nutre" gli studenti con la sua evoluzione scientifica, i protocolli di ricerca esistenti e il continuo sviluppo».
Quella dell’infermiere è una delle professioni attualmente più richieste: solo in Italia si stima che ci sia bisogno di circa 56mila infermieri. «È un’attività lavorativa fondamentale nel mondo sanitario – ha detto il professor Stefano Margaritora, Ordinario di Chirurgia toracica all’Università Cattolica e presidente del corso di laurea triennale in Infermieristica – che ha grandi possibilità nel mondo del lavoro, vista anche la grave carenza di queste figure professionali su tutto il territorio nazionale. Il nostro corso di laurea - ha sottolineato - offre una formazione non solo rispetto alle competenze infermieristiche tradizionali, ma apre a tanti altri ruoli, dall’infermiere nelle zone di guerra, a quello impegnato nell’elisoccorso, all’infermiere di area critica, a quello di ricerca».
La ricerca, in particolare, è uno dei settori in cui in negli ultimi anni gli studenti cercano di specializzarsi, come ha spiegato il dottor Antonello Cocchieri, ricercatore in Scienze Infermieristiche alla Cattolica. «Negli ultimi anni la Cattolica ha avuto la sensibilità di promuovere la crescita del nostro settore scientifico disciplinare, istituendo posti per ricercatore. Questo - ha concluso - ha permesso lo sviluppo delle scienze infermieristiche in una logica di sistema multidisciplinare e multiprofessionale secondo una prospettiva di moderna salute pubblica».