Il deposito Atac di Tor Sapienza dopo il rogo di stanotte che ha distrutto diversi autobus - ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Parafrasando "Ab Urbe condita" di Tito Livio, mentre a Roma si contano i voti, Atac brucia. Ieri notte, al termine della lunga giornata di voto delle elezioni amministrative, è andato a fuoco il deposito Atac di Tor Sapienza, alla periferia est della città. Le fiamme hanno distrutto 26 autobus, alcuni dei quali alimentati a metano. Nessuno è rimasto ferito.
In base alle prime ricostruzioni, il fuoco è divampato intorno alle quattro del mattino. Le indagini sono state affidate ai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Montesacro. Per il momento è stato aperto un procedimento a carico di ignoti: è ancora da accertare, infatti, se dietro l'incendio vi sia la mano dell'uomo oppure se la causa sia da ricercarsi in un cortocircuito dell'impianto elettrico.
Parla già da sindaco Roberto Gualtieri, che oggi è andato a visitare il deposito. Il candidato del centrosinistra punta il dito contro l'età media delle vetture: «Questi bus avevano 13 o 14 anni», ha detto Gualtieri. «Occorre immediatamente accelerare la sostituzione dei bus over 10. Oltre al Pnrr è alla sostituzione fisiologica di 150 bus all'anno». Per l'ex ministro, l'obiettivo è sostituire nel futuro la flotta con mezzi non inquinanti. Anche Enrico Michetti si è recato al centro di Tor Sapienza. Il candidato al ballottaggio per il centrodestra guarda però il bicchiere mezzo pieno: «L'azienda si è dimostrata efficiente, è riuscita a perimetrare l'incendio divampato per ragioni che poi l'istruttoria verificherà. I miei complimenti a quelli che sono intervenuti tempestivamente». Con l'occasione Michetti ha anche ribadito che, nelle sue intenzioni, Atac «resterà 100% pubblica». Manifestazioni di solidarietà all'azienda sono giunte poi da Amalia Colaceci, Presidente di Cotral, la compagnia dei trasporti su gomma che collega le città del Lazio.
Quella delle vetture bruciate è ormai una triste consuetidine a Roma. Dal 2016 a oggi sono quasi 250; quest'anno siamo già a quota 45. A fuoco però non vanno solo i bus: sabato notte un altro incendio ha distrutto il ponte dell'Industria, in zona Ostiense-Marconi. Una delle tante sfide non da poco per il prossimo sindaco.