Senza scuola non si sta bene. È il messaggio chiaro e senza fronzoli di Angelo Cattivelli e dei suoi amici, i Teen Guys, lanciato in rete con la canzone “#Senzascuola”, diffusa su YouTube a fine novembre.
Dodici anni e grinta da vendere, Angelo, come tanti altri ragazzi della sua età, a febbraio scorso si è trovato a vivere la scuola in didattica a distanza, rendendosi conto che la scuola “di prima” era tutta un’altra storia: «Ora sto andando a scuola in presenza ed è una gran fortuna » ci spiega al telefono, vincendo un po’ l’emozione «anche se i professori agiscono come se fossero sempre in dad. Mi è sempre piaciuto andare a scuola, ma dopo la dad è stato difficile ritrovare questo piacere». Scuola per Angelo, come per tutti i ragazzi, non è solo studio, ma è anche e soprattutto socialità, amicizia, tempo insieme e confronto. Cose quasi impossibili a pandemia ancora in corso. Ma ogni crisi porta con sé delle opportunità e l’amicizia con Caterina, Nicolò, Rosario, Arianna e Alessandro insieme ad una buona dose di creatività e passione hanno fatto nascere la “Teen Social Radio”, fatta da adolescenti per gli adolescenti: in pieno lockdown, ha vinto pure la menzione speciale della cantante Nyv nel progetto “La città del futuro”.
E poi una scintilla, nata dal gruppo, di voler dire qualcosa al mondo “dei grandi”: «Volevo lanciare un messaggio proprio agli adulti e, in particolare, a quelli che prendono le decisioni sulla scuola – prosegue Angelo –. io non sono un cantante né so scrivere bene, anche se da piccolo scrivevo poesie, ma avevo le idee chiare in testa su ciò che volevo dire. Mi sono fatto aiutare da Sgamo, il rapper e così è nata la canzone che poi è stata prodotta da Cristian Piccinelli». Ritornello orecchiabile e strofe rappate: questo brano musicale si presenta con un abito frizzante e con un testo pulito e diretto. Impossibile non canticchiarlo. E il messaggio arriva dritto dritto al punto: «Quando andavo a scuola: “non ne posso più…” ora senza scuola: “non ne posso più”. Combatto la noia, solo con YouTube e serie tv… torneremo più uniti come una tribù».
E ancora: «Ora che la sveglia non la sento e mi alzo tardi, mi mancano i compagni e pure gli insegnanti. Voglio riabbracciarli e far sentire l’emozione, vederli davvero non solo in videolezione… Questi giorni tutti uguali mi fanno pensare, ho davvero colto quanto sia importante amare… ma sempre col sorriso di chi apprezza ciò che ha, impariamo ciò che è stato ma guardiamo che sarà». Messaggi forti, importanti che fanno la differenza in questo momento in cui in tanti si sentono schiacciati dalle difficoltà. E proprio a chi sta vivendo questo periodo con fatica e ne sta portando le conseguenze Angelo e Caterina, giunta nel frattempo, lanciano un messaggio di speranza: «Trovate qualcosa che vi fa stare bene e coltivate questa passione, facendovi aiutare dai vostri genitori. Che sia uno sport di cui parlare con un amico o altro, l’importante è fare qualcosa per divertirsi e poter gioire almeno un po’».