Un duello a distanza. Nel giorno in cui il premier Renzi è a Milano per assicurare che "non saranno i ladri a fermare l'Expo" in città arriva anche Beppe Grillo a lanciare il suo anatema contro l'esposizione universale. In un clima da campagna elettorale, mancano meno di due settimane alle elezioni europee ed amministrative, il leader del M5S, da sempre contrario all'Expo bollato come un "grosso affare", comincia il suo attacco dal blog. "Expo è un furto aggravato e continuato, il 90% degli appalti e dei subappalti è già stato assegnato. L'unica cosa da fare è fermarlo" scrive in un post intitolato "L'Expo e il gioco dei quattro cantoni" con riferimento anche al responsabile della task force voluta dal premier, Raffaele Cantone, che era già commissario anti-corruzione. Grillo ha tenuto una conferenza stampa in una discoteca per spiegare la sua posizione. "L'Expo lo deve bloccare la magistratura. Il 90% ormai è stato dato" ha detto aggiungendo che la magistratura si sta muovendo "perché sa che c'è una forza politica importante, forse la prima del Paese, che non gli va contro. Ecco perché sono intervenuti dopo che siamo andati noi all'Expo". Poi l'affondo: "Con l'Expo ci daremo un giro di vite. Altro che andare avanti. È una grandissima p...ata". Dure critiche anche alla nuova task force anti-corruzione e alla nomina di Cantone. "È un ruolo che non riesco a capire. È troppo tardi. Va a sostituire un commissario che non si è accorto quel che è successo".