sabato 7 dicembre 2013
Pubblicati 150 nomi sul blog: «Non devono più entrare a Montecitorio, voto subito».
SECONDO NOI Grillo "picchiatore" si corregga
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"In Parlamento siedono 150 abusivi" di Pd, Sel, Cd e Svp. "Questi signori non devono più entrare" alla Camera: "non hanno alcuna legittimità. Devono essere fermati all'ingresso di Montecitorio. Senza di loro il governo" Letta-Napolitano "non esiste più. Bisogna andare al voto al più presto". Così Beppe Grillo, nel pubblicare i nomi dei 150. Beppe Grillo prosegue, dalle pagine del suo blog, la sua campagna contro la convalida dell'elezione di "150 abusivi eletti" alla Camera "grazie al premio di maggioranza del Porcellum. La loro elezione non è mai stata convalidata e, in seguito alla pronuncia della Consulta che dichiara incostituzionale il premio di maggioranza, non può più esserlo. Questi signori non devono più entrare in Parlamento: non hanno alcuna legittimità popolare né istituzionale", scrive il leader del Movimento 5 Stelle. In calce al post, si legge l'elenco dei nomi dei 150 deputati, che sono tutti della coalizione di centrosinistra (Pd, Sel, Centro democratico e Svp). E in un fotomontaggio, Grillo mostra i volti di nove "abusivi": Roberto Giachetti (Pd), vicepresidente della Camera, Ermete Realacci (Pd), presidente della commissione Ambiente, Bruno Tabacci (Cd), presidente della commissione parlamentare per la semplificazione, Ivan Scalfarotto (Pd), Sandro Gozi (Pd), Maria Elena Boschi (Pd), Celeste Costantino (Sel), Daniele Farina (Sel), Giuditta Pini (Pd).Brunetta: in Giunta Camera 10 deputati "abusivi" "La decisione della Consulta è stata un terremoto. Le Camere sono politicamente delegittimate, ma anche dal punto di vista tecnico la sentenza avrà conseguenze devastanti". Così il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, che afferma: "Su 30 membri" della Giunta per le elezioni della Camera, "ben 10 sono diventati deputati grazie al premio di maggioranza, e dunque sono a rischio decadenza. In parole povere: più del 33% dei componenti dell'organo è in palese conflitto d'interessi".
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