«Siamo molto vicini a Lapo Elkann, che oggi ha condiviso su un quotidiano una ferita profonda della propria adolescenza. Preghiamo per lui con tutto il cuore e condanniamo con ogni fermezza gli abusi compiuti nei suoi confronti. Per chiarezza e completezza di informazione, ci sentiamo però di dover escludere che abbia mai studiato in uno dei nostri collegi in Italia, nè, a quanto ci risulta, dopo aver compiuto le prime verifiche, in uno degli istituti della Compagnia presenti nel mondo». Lo dichiara in una nota padre Vitangelo Denora, delegato per le scuole della Provincia d'Italia della Compagnia di Gesù, replicando alle dichiarazioni del rampollo di casa Agnelli che al Fatto Quotidiano ha raccontato di aver subito abusi sessuali in collegio.«Il nostro modello educativo - prosegue padre Denora - si basa sul rispetto della persona e sulla sua crescita umana, che accompagna e per certi versi addirittura precede quella culturale: i gesuiti puntano sull'educazione per formare uomini e donne di speranza, capaci di rendere migliore il proprio Paese e il mondo che li circonda. Saremmo felici di ospitare Lapo Elkann quanto prima, in uno dei nostri 6 collegi in Italia, per discutere con lui dei ragazzi e dei loro sogni e magari, se vorrà, di avviare anche qualche progetto insieme».Prima della dichiarazione dei gesuiti, aveva preso la parola sul caso, Andrea Sarubbi, giornalista epolitico, ex alunno delle scuole dei gesuiti, scrivendo sul suo profilo di Facebook che Lapo Elkann "non ha mai studiato in vita sua in una scuola dei gesuiti", e assicurando che le sue fonti sono «certissime».
Replica della Compagnia di Gesù: ci sentiamo di escludere che abbia mai studiato in uno dei nostri collegi. «Preghiamo per lui». Gli ex alunni confermano: non frequentò le nostre scuole.
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