Foto di repertorio (Wikimedia Commons)
Una frontiera finta, con tanto di barriera metallica e cartelli falsi creata appositamente da un uomo arrestato in Russia per aver cercato di truffare un gruppo di quattro migranti, facendo credere loro di essere entrati in Finlandia. L’uomo, originario dell’Asia centrale, aveva posizionato una rete metallica e alcune costruzioni nella regione boscosa che si trova al confine dei due Paesi.
I migranti erano quattro uomini provenienti dell’Asia meridionale e ognuno di loro aveva pagato circa 10mila euro per essere trasportato all'interno dell’Unione Europea.
L’episodio – secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Guardian – è accaduto giovedì scorso, quando, dopo aver mostrato loro il posto di frontiera l’uomo ha condotto i suoi quattro clienti in una lunga camminata attraverso i boschi. A un certo punto il percorso prevedeva di girare intorno a un lago portando in spalla un gommone gonfiabile, per “qualsiasi evenienza”, facendo credere ai quattro migranti che si trattasse del confine tra Russia ed Unione Europea. Dopo diverse ore di cammino, l’uomo ha abbandonato i suoi “clienti” dicendo loro che si trovavano oramai in Finlandia.
Poco dopo il gruppo è stato fermato quando si è trovato di fronte al vero posto di frontiera tra Russia e Finlandia. Successivamente anche l’organizzatore della truffa è stato arrestato.
Il tribunale di San Pietroburgo ha già multato i quattro migranti e ha ordinato la loro espulsione, mentre l’uomo che ha organizzato la truffa rischia al momento un processo per reati più gravi.