mercoledì 29 maggio 2024
Compie 10 anni il format che valorizza l'enogastronomia italiana. Dopo il capoluogo toscano, Roma, Milano e Torino, lo sbarco - il prossimo autunno - in Australia. Montano: «È la piazza della bontà»
Una panoramica del Mercato Centrale di Firenze

Una panoramica del Mercato Centrale di Firenze - Ufficio stampa

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Il mercato come sosta. Ma anche come meta. «Luogo d’incontro di interessi variegati, dove il cibo incontra la cultura. Una piazza delle bontà con protagonisti gli artigiani del gusto, per vivere una esperienza antica che si rinnova in termini nuovi e contemporanei. Penso alla centralità sociale del mercato europeo medievale, dell’intreccio di molteplici saperi, che si compiono fra l’arte della vendita e del commercio, l’artigianalità e la celebrazione dello stare insieme, nello spirito della convivialità italiana». C’è questo e molto altro nella formula che da dieci anni anima il cuore di Firenze e poi nel tempo ha raggiunto Torino e le stazioni di Roma e Milano. Parliamo del Mercato Centrale, l’innovativa “creatura” di Umberto Montano, imprenditore appassionato impegnato da oltre quarant’anni nel vasto panorama della ristorazione fiorentina di alta qualità.

Fra i banchi del Mercato Centrale vince la convivialità

Fra i banchi del Mercato Centrale vince la convivialità - Ufficio stampa

L’idea inizia a farsi strada nella sua mente nei primi anni del 2010, osservando, «sgomento», la lenta sparizione dal centro città delle botteghe alimentari artigiane e con esse tutte le buone pratiche del loro saper fare. Trasformare quel patrimonio che poteva disperdersi, in opportunità, è presto diventata una issione. Nel 2013 si allea con il gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, leader in Italia del turismo all’aria aperta e nel 2014 ecco l’apertura dello spazio fiorentino. Con un motto che ha accompagnato la crescita del progetto: “La bontà è elementare”. La bontà del Mercato Centrale compie dieci anni dunque. Fra sosta e meta. Luogo di espressione per oltre 100 artigiani, più di 60 milioni di visitatori nei dieci anni e 3.500 eventi organizzati (e un fatturato nel 2023 di 77 milioni di euro). Luogo di ritrovo per cittadini, lavoratori e turisti. Qui è possibile gustare i migliori prodotti e le tipicità di tutte le regioni, le eccellenze del patrimonio enogastronomico italiano.

Tentazioni gastronomiche fra le botteghe di Mercato Centrale

Tentazioni gastronomiche fra le botteghe di Mercato Centrale - Ufficio stampa

«L’obiettivo di Mercato Centrale – dice Montano – è restituire centralità agli artigiani del gusto in un’ideale piazza delle bontà, recuperando e riportando a nuova vita luoghi, affinché possano tornare a essere vissuti o partecipati da tutti e in cui il binomio tra cibo e cultura dà vita a un’esperienza sempre nuova, che favorisce la rigenerazione urbana e crea valore per la città». Mercato Centrale diventa un modo virtuoso di fare «sistema», creare «sinergie», realizzare «un modello sostenibile anzitutto per gli stessi artigiani che possono aprire la propria attività senza sostenere investimenti e costi fissi. Un rapporto win-win che permette all’artigiano di non farsi carico del rischio d’impresa». Lasciati alle spalle i momenti bui e le difficoltà che hanno caratterizzato il periodo del Covid, il Mercato cresce e festeggia.Buoni da 10 anni” è il claim scelto per i dieci mesi di eventi, appuntamenti e progetti che accompagneranno il 2024.

Un assaggio al Merczto Centrale

Un assaggio al Merczto Centrale - Ufficio stampa

A Firenze, il 30 maggio, scatta la festa. Con arte. Fedele alla sua natura di produttore di cultura - che negli anni ha dato vita a una lunga serie di collaborazioni con alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea tra cui Daniel Buren, Michelangelo Pistoletto, Ai Weiwei, Marco Lodola, Ufo, Grazia Toderi e altri ancora - Mercato Centrale festeggia l’anniversario con un nuovo progetto artistico site specific (da domani fino al 28 febbraio 2025): "Suspended Flow", progetto installativo firmato dall’artista Vincenzo Marsiglia con la curatela di Davide Sarchioni, una serie di sculture di luce realizzate in vetro soffiato di Murano. Sospesa nella parte “alta” della struttura, sarà connessa e in costante dialogo con il brulichio vitale di quanto accade “in basso” visualizzando in un gioco di forme, luci e colori la vitalità del Mercato, quale luogo ricco di esperienze uniche, contaminazioni e incontri. Il visitatore goloso del Mercato Centrale sarà così invitato a guardare in alto in un confronto continuo e sempre diverso con “le stelle”.

L'installazione 'Suspended Flow' di Vincenzo Marsiglia, da domani al 28 febbraio 2025 al Mercato Centrale a Firenze

L'installazione "Suspended Flow" di Vincenzo Marsiglia, da domani al 28 febbraio 2025 al Mercato Centrale a Firenze - Ufficio stampa

Dieci anni che guardano al futuro. “Le nuove sfide per il futuro delle imprese sono tutte legate alla sostenibilità – riprende Montano –. Se per una larga parte si concentrano sull’ambiente e la capacità di lasciare alle generazioni future un mondo più vivibile e meno logoro, dall’altra devono prevedere programmi di attuazione che includano progetti e innovazioni capaci di generare un impatto positivo sia sociale che economico. Ed è su questi due valori che si fonda il progetto Mercato Centrale. Sostenibile per definizione, il Mercato stimola un nuovo modo di fare impresa. Quel che più convince e personalmente mi entusiasma di Mercato Centrale, insieme alla ormai nutritissima squadra non solo giovane e multietnica su cui è fondato il nostro quotidiano, è proprio la sua spontanea adesione ai principali valori della sostenibilità per l’impresa”.

Umberto Montano, presidente e ideatore di Mercato Centrale

Umberto Montano, presidente e ideatore di Mercato Centrale - Ufficio stampa

Sostenibilità e inclusione. Si chiamerà “Bottega scuola – Il buono fatto bene” il progetto di inclusione sociale che Mercato Centrale sta disegnando – con l’obiettivo di partire a breve - fra i programmi della Regione Piemonte per la formazione alle professioni del gusto e riservato a richiedenti asilo e rifugiati politici, con un duplice obiettivo: da una parte costruire concrete opportunità di occupazione, dall’altra proteggere e tramandare il patrimonio di tradizioni di cui Mercato Centrale stesso è contenitore.

Nel futuro di Mercato Centrale ci sono anche due nuove aperture. Una addirittura a Melbourne, in autunno: 5mila metri quadrati nel cuore del capoluogo dello stato federato di Victoria, nel sud est dell’Australia, all’interno dello storico McPherson’s Building degli architetti S.P. Calder, Reid and Pearson (1935). Ospiterà 18 botteghe del gusto distribuite su due piani, un ristorante, una pizzeria napoletana e una distilleria, oltre ad uno spazio polifunzionale dedicato a eventi culturali e non solo. Nella primavera del 2025 è prevista l’apertura di nuova sede a Bolzano all’interno del Waltherpark, il grande progetto di riqualificazione firmato dall'archistar David Chipperfield tra la stazione ferroviaria e il centro storico del capoluogo altoatesino, che ospiterà appartamenti, spazi commerciali, uffici e un hotel. Così il Mercato Centrale si fa sosta. E sempre più meta.

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