venerdì 11 novembre 2011
Dopo circa cinque ore di Camera di consiglio, al termine di un processo con rito abbreviato, l'imputato, già detenuto in Inghilterra per l'uccisione della sarta Heather Barnett, è stato ritenuto colpevole dell'omicidio della studentessa commesso a Potenza il 12 settembre 1993.
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Il gup di Salerno, Elisabetta Boccassini, dopo circa cinque ore di Camera di consiglio, ha condannato, al termine di un processo con rito abbreviato, Danilo Restivo, già detenuto in Inghilterra per l'uccisione della sarta Heather Barnett, a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Elisa Claps, delitto commesso a Potenza il 12 settembre 1993. In aula anche la madre della ragazza 17enne, Filomena Iemma, e il fratello Gildo. La ragazza era scomparsa a Potenza il 12 settembre 1993, poco dopo aver incontrato Restivo nella chiesa della Santissima Trinità del capoluogo lucano. Questi lo stesso giorno era rientrato a casa con un giubbino insanguinato e con una piccola ferita a una mano, che si fece medicare in ospedale. Arrestato e condannato per falsa testimonianza, Restivo ha, tuttavia, sempre negato di aver ucciso Claps.Il 17 marzo dello scorso anno il cadavere di Elisa Claps, parzialmente mummificato, è stato ritrovato nel sottotetto della stessa chiesa di Potenza. Una perizia medico legale ha stabilito che la ragazza è stata uccisa con diverse coltellate, probabilmente lo stesso giorno della scomparsa. Una perizia genetico-forense, svolta da due ufficiali del Ris dei carabinieri, ha portato all'identificazione del profilo genetico di Restivo sulla maglia indossata dalla studentessa e recuperata al momento del ritrovamento del cadavere.Sulla scomparsa di Elisa Claps, sulle modalità del ritrovamento del cadavere e su eventuali complicità di cui avrebbe beneficiato Restivo è tuttora in corso un'inchiesta-bis della Procura di Salerno.
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