Un ddl bipartisan che consente la distribuzione gratuita di prodotti alimentari a fini solidaristici. È stato presentato oggi a Palazzo Madama insieme a rappresentati Caritas, Confcommercio, Qui foundation. "Dobbiamo creare le condizioni giuridiche perchè lo spreco sconcertante di cibo che caratterizza la nostra società cessi, e chi ha bisogno abbia a disposizione quello che di più basilare manca: una pranzo e una cena" ha esordito il senatore Pdl, Luigi Grillo, primo firmatario del provvedimento, a cui hanno aderito anche rappresentanti dell'opposizione e per il quale si profila un "percorso parlamentare accelerato, magari con l'approvazione in sede di commissione, sia al Senato che alla Camera" auspica ancoraGrillo.Il provvedimento intende supeare gli ostacoli giuridici che impediscono di fatto a bar, imprese ristoratrici, negozi e supermercati di donare a organizzazioni volontaristiche le eccedenze di cibo che altrimenti andrebbero eliminate, come accade oggi. Riconosce alle Onlus lo status di 'consumatore finalè e le esime da "qualsiasi responsabilità, salvo i casi di dolo e colpa grave", oltre a prevedere successive semplificazioni amministrative e fiscali per i donatori. "Sta crescendo il disagio delle famiglie nelle grandi citta - osserva il presidente della Caritas diocesana di Roma, Enrico Feroci - non sono solo gli stranieri a mettersi in fila per un pasto, ma anche italiani, tra questi ci sono anche molti colletti bianchi, anche professori universitari e giornalisti. Oggi basta un divorzio per precipitare nell'indigenza. Non sprecare cibo è un grande segno di civiltà". Feroci propone anche passi successivi, come la collaborazione con i servizi sociali per l'assegnazione di specifiche 'card' o l'implementazione di esperimenti positivi, come gli "Empori della solidarietà" di Roma, insinergia con la grande distribuzione ed i supermercati.
"Il ddl è un'iniziativa di alto livello etico che recupera il valore del solidarismo diffuso a cui daremo lamassima adesione" assicura Francesco Rivolta, direttore generale Confcommercio. "È un provvedimento di valenza morale altissima - sottolinea il senatore Pd, Luigi Vimercati, firmatario delddl - al di là degli schieramenti la politica deve dare un segno bipartisan che intende vincere la sfida della solidarietà".
I numeri del resto parlano chiaro: ogni anno in Italia finiscono in discarica 10 tonnellate di alimenti, bastevoli a sfamare 44 milioni di persone, più dell'intera popolazione della Spagna ed il cui valore economico si aggira intorno ai 37 miliardi di euro. Oltre agli sperperi dovuti all'eccesso di acquisti generici (30%), il 25% degli sprechi è costituito da prodotti scaduti o da cibo invenduto/andato amale. Il 25% degli sprechi complessivi è legato all'eccesso di offerte speciali (ad esempio i 3X2): spese che non si traducono in consumo effettivo perchè non corrispondono a un reale bisogno. Sul fronte della povertà il 20% della popolazione italiana è a rischio: 1 italiano su 5 non è ancora povero ma fortemente impoverito; il 5% è in condizioni di 'povertà assolutà e il 13,1% di povertà relativa (coloro che possono spendere per consumi meno della metà della spesa media nazionale).