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Il lavoro in sicurezza prima di tutto. Per chi in questo momento di emergenza sanitaria, insomma, sta continuando a svolgere il proprio compito, con grande responsabilità nei confronti dell'intera comunità il primo imperativo resta comunque il lavoro in sicurezza. Il premier Giuseppe Conte lo dice chiaramente durante la videoconferenza con le parti sociali di oggi in cui ha sottolineato come chi lavora (operai, tecnici, quadri) ancora oggi, durante l'emergenza coronavirus svolge «un atto di responsabilità nei confronti di noi tutti, noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire loro condizioni di massima sicurezza». In più ha aggiunto che «con la Protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale».
Partecipano alla riunione anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Presenti tra gli altri il commissario Domenico Arcuri; i leader sindacali Maurizio Landini (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil); Vincenzo Boccia e Marcella Panucci (Confindustria); Maurizio Casasco (Confapi); Giorgio Merletti (Confartigianato).
Il presidente del Consiglio ha ribadito più volte che «I lavoratori, le lavoratrici, medici e infermieri che sono in prima linea e stanno compiendo sforzi straordinari, le forze dell'ordine, le forze armate, i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, in questo momento sono le colonne portanti su cui si regge l'intero paese».
Dal canto suo, il responsabile della Cgil Maurizio Landini ha ricordato che «non è possibile fermare il paese ma è importante che affrontiamo l'emergenza dando sicurezza a chi lavorare distinguendo l'essenziale, come ad esempio sanità, filiera alimentare,
servizi pubblici..., da ciò che è rinviabile». Ad esempio, tra le proposte, c'è quella di chiudere i supermercati nel weekend e di notte.
La videoconferenza tra il premier Giuseppe Conte, il governo, sindacati e industriali è stata aggiornata a questo pomeriggio. Nel frattempo si lavorerà alla redazione di un protocollo di sicurezza ad hoc per i lavoratori che dovrebbe avere il via libera in occasione del nuovo video incontro previsto più tardi.
Poco dopo via Facebook è intervenuta anche la segretaria della Cisl Annamaria Furlan sottolineando di aver riscontrato «un clima di grande unità e responsabilità» nella video conferenza con il governo. Il punto di partenza è che «bisogna garantire a tutti i lavoratori ed alle lavoratrici, di tutti i settori produttivi, la certezza di condizioni di salute e di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro».
Questa è oggi la priorità. Per questo, continua, «stiamo lavorando ad un documento comune tra Governo e parti sociali che definisca con chiarezza tutto quello che imprese e stato dovranno fare per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività, per il tempo necessario ad adeguarsi alle nuove disposizioni».