Silvana Sciarra è stata eletta giudice della Corte costituzionale. Non ce la fa, invece, la candidata di Forza Italia Stefania Bariatti, che si ferma a 493 voti. Disco verde per il candidato laico al Consiglio superiore della magistratura, Alessio Zaccaria proposto dal M5S ottiene 537 voti, 88 in più dei 449 richiesti. La ventunesima votazione per la Consulta finisce con una fumata nera: eletto un giudice, resta un posto vacante e tante incognite politiche.
Sarebbe stata proprio la fronda interna ad Fi ad affossare la candidata Bariatti. Secondo voci che si sono rincorse per tutto il giorno a Montecitorio in diversi, fra i parlamentari azzurri, non avrebbero votato per Stefania Bariatti, la candidata scelta proprio da Forza Italia e avrebbero optato per la scheda bianca.
Bariatti si ferma a 493, troppo pochi. Sessantadue sarebbero state le
schede bianche e 31 le nulle. Diverse le assenze nei banchi di
Forza Italia. Più precisamente: 45. Significa che la fronda
tra gli azzurri è consistente, e può arrivare ad essere
determinante, anche nell'ottica di votazioni future altrettanto
importanti (lavoro e legge elettorale, in particolare).
Sull'altro piatto della bilancia non può sfuggire che per la
prima volta i grillini hanno partecipato al processo
decisionale, con qualche non secondaria soddisfazione. E che il
Pd sembra in grado di attrarre il consenso di una serie di
fuoriusciti dal M5S.
Il tutto, unito alla sostanziale battuta d'arresto
registrata nel colloquio di ieri tra Renzi e Berlusconi,
significa la messa in moto di una serie di meccanismi della
politica.
"Noi facciamo quello che diciamo", commenta rapido su
twitter Beppe Grillo, senza dimenticarsi di sottolineare il
successo della candidatura di Alessio Zaccaria al Csm. "Per la
prima volta nella storia, dalla rete alle istituzioni: il M5s
sblocca il Parlamento", aggiunge. I grillini già in mattinata aveva sgombrato il campo da ogni equivoco: nessun sostegno (arrivato invece anche da Sel) alla candidata di Fi. Lo aveva detto il deputato di M5s Danilo Toninelli: "Manca l'ufficialità e anche se ci fosse stata sono fuori tempo massimo. Il Pd la voterà a scatola chiusa come avrebbe votato chiunque altro in cambio del voto di Fi per il suo candidato. Ma noi non siamo interessati agli scambi di poltrone". In mattinata il responso del
voto on line, cominciato ieri e chiuso oggi alle 12, al quale hanno
preso parte 17.746 iscritti certificati che ha ratificato con l'88% la nomina della candidata del Pd.