Ansa
Le concentrazioni di gas ad effetto serra hanno raggiunto livelli record nel 2020. Di questo passo entro fine secolo l'aumento delle temperature sarà nettamente superiore rispetto agli obiettivi degli accordi di Parigi. Mancano sei giorni dall'inizio della Cop26, la Conferenza sul clima che si terrà a Glasgow, e l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) - agenzia Onu - lancia un nuovo allarme sul clima, presentando un suo bollettino sui gas ad effetto serra, con cui mostra le concentrazioni di diossido di carbonio (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O).
WMO new #GreenhouseGas Bulletin shows that CO2 levels in atmosphere hit yet another new record@UNFCCC NDC Synthesis Report shows that #ClimateAction pledges are not nearly enough to keep temperature increase within #ParisAgreement targethttps://t.co/6cVnN2Tzhi | #COP26 pic.twitter.com/N6HSQ454gQ
— World Meteorological Organization (@WMO) October 25, 2021
Il bollettino evidenzia come lo scorso anno la presenza di questi gas è stata superiore, addirittura rispetto alla media del periodo 2011-2020. Un dato che dimostra come il rallentamento dell'economia causato dalla pandemia di Covid-19 non abbia avuto un'incidenza tangibile, come inizialmente si era creduto.
Quelli rilevati dall'Omm sono i tre principali gas che imprigionano il calore nell'atmosfera e, quindi, alla base dell'effetto serra che provoca il riscaldamento climatico. Gas che proprio nel 2020 hanno visto un picco - dice l'agenzia Onu - nonostante il calo temporaneo delle nuove emissioni quale conseguenza del fermo di molte attività umane.
"Siamo molto lontano dagli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi di 1,5-2 gradi. Al ritmo con cui le concentrazioni di gas serra stanno aumentando, alla fine del secolo le temperature saranno di gran lunga superiori", è stato l'avvertimento del segretario generale dell'Omm, Petteri Taalas.
"Non c'è tempo da perdere. Oltre ai numerosi Paesi che hanno stabilito l'obiettivo neutralità carbonio e a maggiori impegni alla Cop26, bisogna ripensare l'industria, il settore energetico, i trasporti quindi tutto il nostro modo di vivere - ha continuato Taalas -. Vanno adottate tutte le trasformazioni necessarie che sono tecnicamente fattibili ed economicamente accessibili".
Gli impegni attuali per la riduzione dei gas serra - da parte dei circa 200 Paesi - è molto lontana da sperare di arginare concretamente la catastrofe climatica. Stando ai dati Omm, se si niente dovesse cambiare, l'aumento delle temperature nel 2100 arriverà a 2,7 gradi. Un disastro per il pianeta.