Si affermano "nuove e più aggressive
forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire
anche l'Europa, e l'Italia in particolare, infiltrandone
gradualmente le società. È una minaccia reale, anche militare,
che, insieme all'Unione Europea e alla Nato, dobbiamo essere
pronti a prevenire e contrastare". Lo ha detto i presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, che ha preso parte alla cerimonia di deposizione
di una corona d'alloro all'Altare della Patria in occasione
della giornata dell'unità nazionale e delle forze armate. Il
cielo, come di consueto, è stato solcato dalle Frecce Tricolore.
A piazza Venezia sono presenti anche il premer Matteo Renzi, i
presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso,
il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco Ignazio
Marino, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e rappresentanti
delle forze armate. Questo il testo del messaggio del
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviato in
occasione della ricorrenza del 4 novembre, Giorno dell'Unità
Nazionale e Giornata delle Forze Armate:
"Questa mattina, in raccoglimento ai piedi del sacello del
Milite Ignoto, renderò omaggio ai caduti di tutte le guerre e a
coloro che, in questi anni, hanno perso la vita per la sicurezza
e la pace.
In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti,
si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e
di fanatismo che rischiano di investire anche l'Europa, e
l'Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società.
È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all'Unione
Europea e alla Nato, dobbiamo essere pronti a prevenire e
contrastare.
È questa una nuova, grande sfida affidata alle Forze Armate
italiane, in perfetta coerenza e sinergia con la Carta
costituzionale e gli statuti delle Istituzioni di cui il nostro
Paese è membro.
L'Italia vuole quindi essere in grado di operare con sempre
maggiore efficacia nel settore della sicurezza e della difesa,
attraverso la leva moltiplicatrice dell'integrazione europea e
delle organizzazioni internazionali.
A questo fine, il Libro Bianco in elaborazione, di previsto
completamento entro l'anno in corso, dovrà determinare un deciso
cambio di rotta anche sul piano culturale e dell'innovazione e
costituire valida premessa per l'avvio di un profondo processo
di razionalizzazione e di integrazione dello strumento
militare. Il sistema difesa potrà così adeguarsi compiutamente
ai nuovi scenari e contribuire, a pieno titolo, al grande
programma di riforme della pubblica amministrazione volto a
realizzare uno Stato meno oneroso ma riordinato in modo da
risultare capace di rispondere più efficacemente ai bisogni del
cittadino.
L'Italia fa assoluto affidamento sui suoi militari per la
propria sicurezza e per l'affermazione della pace e della
giustizia nel mondo, condizione essenziale per la libertà dalla
guerra e la prosperità della nostra democrazia.
Con questi sentimenti rivolgo a tutti voi, Soldati, Marinai,
Avieri, Carabinieri e Finanzieri, il mio caloroso saluto e il
mio vivo apprezzamento per l'entusiasmo e il coraggio con cui
assolvete i rischiosi compiti ai quali siete chiamati.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".