
La Mappa delle 69 Chiese giubilari allo stand della Lombardia alla Bit, la Borsa internazionale del turismo che si è chiusa ieri alla Fiera di Milano Rho - G.Matarazzo
Se tutte le strade portano a Roma, l’Anno Santo rappresenta un’occasione straordinaria per riscoprire anche le radici spirituali e culturali della Lombardia, una terra impregnata di fede, storia e bellezza. E da qui iniziare un percorso giubilare fuori e dentro di sé. La Regione Lombardia, in sinergia con le diocesi lombarde, ha creato un’offerta di turismo religioso che valorizza i cammini e le 69 chiese giubilari riconosciute sul territorio, con la consapevolezza che «il Giubileo non è solo un evento, ma un pellegrinaggio dell’anima». Un progetto presentato alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si è chiusa ieri alla Fiera di Milano Rho (con oltre mille espositori da 64 paesi). Nello stand della Regione, oltre alle Olimpiadi, spiccava una mappa con gli itinerari religiosi per il Giubileo, a disegnare il profondo legame tra la spiritualità e i tanti luoghi di culto della regione.
«La Lombardia offre percorsi di straordinaria bellezza, immersi nella natura e nella storia, capaci di far riscoprire la dimensione più autentica della fede. Abbiamo voluto unire la spiritualità alla possibilità di vivere un’esperienza di viaggio che riconnette con le radici della cristianità», ha detto l’assessore regionale al Turismo, Barbara Mazzali, introducendo ieri un panel ad hoc, a cura dell’Arcidiocesi di Milano, sulle iniziative di pellegrinaggio in Lombardia, al quale hanno partecipato don Michele Gianola, Sottosegretario Cei, don Marco Fagotti, dell’Ufficio nazionale per la pastorale del Tempo libero, turismo e sport della Cei e don Massimo Pavanello, delegato regionale per il Giubileo. Presenti all’incontro anche una cinquantina di direttori diocesani della Pastorale del tempo libero, turismo e sport, provenienti da tutta Italia, che si sono radunati in questi giorni al Centro pastorale di Seveso per il corso di aggiornamento annuale.

L'incontro in Bit allo stand della Regione Lombardia sulle vie di pellegrinaggio, promosso dalla Curia di Milano con (da sinistra) l'Assessore Mazzali, don Pavanello, don Gianola e don Fagotti - G.Matarazzo
«Il Giubileo è come un evento di comunità – ha sottolineato don Gianola –. Il pellegrino fa esperienza spirituale e di vita quando entra in relazione con la gente che vive il territorio». Così, se è vero che «il cammino è di chi lo cammina, il cambiamento arriva quando c’è una comunità che ospita e scatta l’incontro con l’altro», ha aggiunto don Fagotti, illustrando la WebApp “Cammini della Fede” (online dal 14 marzo, la presentazione ufficiale a “Fa’ la cosa giusta”), il progetto lanciato dalla Conferenza episcopale italiana con l’obiettivo di costruire una grande rete di antiche e nuove vie di pellegrinaggio. «Le chiese giubilari decretate dai vescovi e le Vie sacre che ad esse approdano – ha detto don Pavanello – sono tutte presidiate. Abitate. Lì, ci saranno dei testimoni ad accogliere il pellegrino. Che sia il camminatore che vive un’esperienza locale e chi, in transito verso Roma, fa tappa in Lombardia per conoscere i fratelli nella fede e visitar e le bellezza della nostra regione».
Per scoprire i percorsi giubilari della Lombardia è disponibile una sezione dedicata sul portale InLombardia. «Dai grandi santuari alle piccole chiese di campagna - ha concluso l’assessore Mazzali - ogni tappa è un cammino di preghiera, di riflessione e di scoperta interiore, sulle orme dei grandi santi che hanno segnato la nostra cultura, da sant’Ambrogio a san Carlo Borromeo, fino a sant’Agostino, battezzato proprio a Milano».