Continua il braccio di ferro tra Ue e governo italiano. Sarebbe un «grande problema per l'Italia se la Commissione europea dovesse bocciare il bilancio 2017 e aprire una procedura di infrazione, secondo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Bruxelles ha inviato al governo italiano una lettera in cui chiede la correzione del deficit strutturale - calcolato al netto del ciclo e delle una tantum - di circa 3,4 miliardi di euro, ritenendo che il bilancio di quest'anno si discosti dal cammino di riduzione del rapporto debito/pil.
Padoan: risponderemo entro il 1° febbraio
«Risponderemo entro il primo febbraio», ha detto Padoan al termine della due giorni di Eurogruppo ed Ecofin. In ogni caso l'Italia punta ad aumentare le spese legate all'emergenza e alla ricostruzione delle zone colpite da disastri naturali, dopo che sisma e forti nevicate hanno generato la slavina che è costata la vita a 29 persone sul Gran Sasso. «Ci sarà un incremento delle spese, mi aspetto già misure concrete la prossima settimana», ha detto il titolare di via XX Settembre.
La legge di Bilancio approvata dal Parlamento a dicembre contiene un effetto espansivo sull'economia di 12 miliardi, cioè la differenza fra l'indebitamento tendenziale (1,6% del Pil) e programmatico (2,3%).
«La Commissione aspetta una risposta il primo febbraio e questa risposta arriverà», ma il governo procederà con nuove «misure concrete» per il terremoto già dalla prossima settimana, «indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione di effettuare un aggiustamento»: lo ha detto il ministro dell'Economia al termine dell'Ecofin.
Poi sulle eventuali conseguenze di una procedura per il nostro Paese: «Una procedura d'infrazione sarebbe un grosso problema in termini di reputazione che l'Italia ha costruito, sarebbe un'inversione a U rispetto a quello che è stato costruito fino ad adesso».
Dalla Brexit al presidente Trump
«In questi due giorni si è parlato molto del fatto che dopo Brexit, dopo la nuova amministrazione Usa il terreno di gioco è cambiato e quindi l'Ue deve prendere atto sia dei suoi successi passati che delle nuove sfide» e «non si può continuare come se non fosse successo niente soprattutto in questo anno politicamente complicato per molti Paesi». Per il ministro un eventuale ritorno degli Usa al protezionismo «sarebbe un danno perché sappiamo che l'integrazione commerciale è una potente fonte di crescita di cui anche noi siamo beneficiari». Ma il nuovo contesto è «complicato da decifrare», anche perché negli Stati Uniti ci saranno anche «stimoli espansivi che vanno bene a tutti».
Quanto alle polemiche antieuropee che stanno montando in Italia, e anche nel Pd, contro le richieste della Commissione, viste nel contesto dell'emergenza per i terremoti, il ministro ha tagliato corto: «Gli accenti antieuropei ci sono sempre stati nel dibattito italiano, non sono una novità», ha concluso.
Commissione Ue: dall'Italia impegni chiari
La Commissione europea si aspetta dall'Italia «impegni chiari con misure esplicitate». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione e responsabile per la zona Euro, Valdis Dombrovskis, in merito alla richiesta di chiarimenti sul debito. Con il governo, ha spiegato al termine dell'Ecofin, «abbiamo avuto discussioni intense per alcuni mesi riguardo a questa materia. Naturalmente ci rendiamo conto che ci sono alcune difficoltà riguardo alla velocità alla quale queste decisioni possono essere prese, ma in questo caso ci aspettiamo da parte del governo impegni chiari con misure esplicitate».
La risposta italiana
Il governo procederà, «già dalla prossima settimana», a prendere le misure concrete e a stanziare le spese necessarie per far fronte all'emergenza terremoti, e questo «indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione europea» di una correzione di bilancio per ridurre il deficit strutturale. È quanto ha detto, in sostanza, il ministro dell'Economia, rispondendo ai giornalisti oggi a Bruxelles al termine del Consiglio Ecofin.
A chi chiedeva quando saranno decise nuove misure di bilancio per rispondere alla Commissione, Padoan ha risposto: «Come sapete la Commissione aspetta una risposta il primo febbraio, e questa risposta arriverà».
Ma è possibile, gli è stato chiesto, che l'Italia decida di non fare una manovra correttiva? «Sicuramente - ha risposto il ministro - le spese ahimè necessarie per via dell'emergenza e anche per la ricostruzione saranno considerate e ci sarà un incremento della spesa. Mi aspetto - ha aggiunto - delle misure concrete da parte del governo già dalla prossima settimana. E questo - ha precisato - indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione di effettuare un aggiustamento».
La lettera di Gentiloni a Juncker
La lettera del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al presidente della Commissione Jean-Claud Juncker «ricorda innanzitutto la tragedia e la continuità ahimè della tragedia, e quindi il fatto che l'Italia spenderà quello che serve». La lettera, ha spiegato Padoan, serve «per ribadire questo punto, che mi sembra sia detto con molta chiarezza».
Il presidente del Consiglio a Madrid e Lisbona
Il premier Paolo Gentiloni è giunto al Palacio de la Moncloa di Madrid, per un bilaterale con il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy. Domani Gentiloni sarà invece a Lisbona, dove incontrerà il primo ministro Antonio Costa e parteciperà poi al vertice Euro-Med che coinvolge Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta e Cipro. L'Italia continuerà a rispettare le regole europee in materia di bilancio, ma senza adottare manovre con «effetti depressivi» sull'economia. Lo ha detto il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa congiunta a Madrid con il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy. «Ho già detto che l'espressione manovra correttiva mi crea qualche scompenso», ha detto Gentiloni aggiungendo: «Stiamo negoziando, stiamo lavorando. Come sempre rispetteremo le regole europee, ma lo faremo senza in alcun modo manovre che possano avere effetti depressivi sull'economia».