Siciliani
Blitz interforze in quattordici province dal Nord al Sud contro le scommesse illecite. L'operazione, condotta da squadre operative composte da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da agenti della Polizia di Stato, militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, è durata alcuni giorni e ha riguardato i territori di Agrigento, Ancona, Bologna, Bolzano, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Napoli, Perugia, Salerno, Savona, Taranto e Viterbo. Un vero e proprio piano di controlli su tutto il territorio nazionale su numerose attività economiche che, all’esito di analisi di rischio effettuate sulla base delle informazioni raccolte, di riscontri sul territorio e di attività di coordinamento informativo ed operativo, sono risultate connotate da elevati indici di rischio per l’illecita accettazione di scommesse sportive.
L’attività ha portato a controllare, dopo una selezione tra numerosi punti di raccolta del gioco, 158 locali. A fronte di un ampio rispetto delle norme che impongono la chiusura delle sale giochi per l'emergenza Covid-19, sono emerse non poche irregolarità e illegalità. In particolare per locali dove non solo si continuava a raccogliere scommesse ma lo si faceva anche in modo illegale. Sono stati così raggiunti da denunce penali dieci titolari di locali dove si effettuava gioco con sequestri penali anche dei mezzi telematici (computer). Altri venti sono stati invece raggiunti da sanzioni amministrative. Le sanzioni contestate hanno superato i 600mila euro. Le attività hanno permesso l’inizio di controlli di natura tributaria anche ad esercenti di gioco per conto di operatori esteri aventi locali aperti al pubblico. L'ennesimo "affare" con l'utilizzo di server all'estero.
Vediamo alcuni casi. Nel quartiere di San Lorenzo di Napoli i due titolari di un'attività commerciale sono stati denunciati per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa. I carabinieri della stazione Borgoloreto e i funzionari dell'Agenzia dei Monopoli hanno accertato che all’interno del locale erano state predisposte tre postazioni abusive per il gioco online, non collegate e registrate alla rete dei Monopoli. Il locale è stato sequestrato e anche un assegno bancario di 3mila euro ritenuto provento illecito, oltre a documentazione contabile relativa alle scommesse effettuate tramite conto gioco a distanza. Ad Ancona, invece, è stato accertato che il titolare di un esercizio pubblico, ha effettuato l’attività di raccolta scommesse, mediante l'utilizzo di un conto gioco intestato ad un soggetto di comodo. Il gestore dell’esercizio, in un periodo tra l’altro interdetto alla raccolta di scommesse su rete fisica, attraverso un pc posto sul proprio bancone, riceveva le scommesse utilizzando un conto di comodo intestato ad un terzo soggetto, rilasciando la ricevuta della giocata ai propri clienti, privi di conti gioco loro intestati. È stato denunciato per il reato di raccolta abusiva di gioco e il pc posto sotto sequestro. In questo caso l'intervento rientra tra le attività volte ad arginare il fenomeno riconducibile a chi, avvalendosi dell’escamotage dei “punti vendita ricarica”, svolge illecitamente tale attività, eludendo sia la normativa in argomento sia quella inerente l’antiriciclaggio.