venerdì 29 luglio 2011
Una bimba di due anni di Monselice è stata colpita alcuni giorni fa da Escherichia Coli. Già prelevati i campioni biologici per stabilire di quale ceppo si tratta. Ricoverati e dimessi altri due bambini. L'assessore veneto alla Sanità: «Al momento nessun collegamento con i casi tedeschi». 
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È deceduta all'ospedale di Padova la bambina di due anni di Monselice colpita nei giorni scorsi da Escherichia coli. La sua morte cerebrale era già stata accertata la notte scorsa. I genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi. Le sue condizioni cliniche sono precipitate ieri dopo un peggioramento di fegato e reni. I sanitari padovani non avrebbero ancora individuato il ceppo del batterio killer e si sta verificando la possibile compatibilità con quello che in Germania ha ucciso 33 persone. Oltre che al centro di microbiologia patavino campioni biologici sono stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma. Altri due bambini affetti da E.Coli, come precisa il Gazzettino, provenienti da altre zone erano stati ricoverati in Pediatria ma sono già guariti e dimessi.Alcuni campioni biologici sono stati inviati al laboratorio di batteriologia dell'Istituto superiore di sanità diretto dal dottor Alfredo Caprioli che è un centro altamente specializzato e di riferimento internazionale per queste infezioni.Le analisi dovranno determinare il ceppo a cui appartiene il microrganismo e altri elementi utili per risalire alla trasmissione dell'infezione."Al momento non esiste alcun riscontro clinico e scientifico che possa accomunare il caso della bambina di Padova con il cosiddetto batterio killer tedesco" ha precisato l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Coletto conferma che "i prelievi sono comunque stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità secondo lo specifico protocollo nazionale e gli esiti degli esami, che verranno resi noti non appena disponibili, si avranno tra lunedì e martedì".
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