Tranquilli e senza patemi. I baby spacciatori del quartiere Sperone di Palermo assistevano con "disinvoltura" allo smercio di droga vicino alla scuola elementare, come scrive il gip del Tribunale, Fabio Pilato, nell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto di 57 persone. Un'organizzazione che “si avvaleva di soggetti minorenni o in presenza di bambini che assistono, con incredibile disinvoltura, sia in strada che all'interno delle abitazioni".
Non solo, la droga veniva messa via anche nelle camere dei bambini e questi ultimi giravano in bicicletta a fare le 'consegne' per le strade del quartiere.
Stando sempre ai risultati dell’inchiesta (coordinata dal Procuratore distrettuale antimafia Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvo De Luca) erano tre le organizzazioni criminali che si spartivano la piazza di spaccio: a capo gli uomini, con loro mogli, madri e conviventi. Spaccio che non aveva soste e rendeva magnificamente, stimato intorno al milione e mezzo di euro l’anno.
"Il valore degli elementi probatori acquisiti grazie alle immagini riprese dalle telecamere è stato confortato e sensibilmente accresciuto dalla captazione delle conversazioni avvenute all'interno degli appartamenti”, risultate “altamente significative” per capire “le dinamiche, le gerarchie e la ripartizione delle funzioni e delle responsabilità all'interno dell'associazione".