Il Villaggio del Fanciullo a Bari, sede dell'Emporio della salute
Nasce a Bari l’Emporio della salute per la raccolta e la distribuzione dei farmaci ancora validi non più utilizzati, da destinare a fini sociali. L’iniziativa è frutto di un accordo tra Comune di Bari, Caritas diocesana, Ordine dei Farmacisti, Federfarma, Banco farmaceutico e associazione di solidarietà “Rogazionisti – Cristo Re onlus”. In tempi di pandemia da coronavirus l’iniziativa ha un importante valore solidale sul fronte dell’assistenza per tutte quelle persone in difficoltà. Il progetto in fase sperimentale, della durata di un anno, ha come obiettivo il recupero dei farmaci non più usati e correttamente conservati nelle farmacie cittadine o donati da privati. Il loro riutilizzo ha finalità umanitarie e di assistenza sanitaria in favore degli utenti dei servizi sociali e degli enti caritativi che vivono in una grave situazione di disagio economico-sociale. Il recupero dei farmaci ancora validi rappresenta infatti uno strumento educativo che, se da una parte insegna ai cittadini a riconoscere il valore etico dei medicinali, dall’altra permette di aiutare coloro che non hanno la possibilità di acquistarli, di far risparmiare il costo dello smaltimento e di ridurre i conseguenti effetti nocivi sull’ambiente. "Le persone costrette a vivere ai margini della nostra città possono sperimentare il volto di una società che tende tutta ad essere una 'madre solidale', per riprendere una felice espressione di papa Francesco – sottolinea don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana -. Il mio auspicio è che l’emporio possa manifestare una ulteriore attenzione in questo senso".
Al programma hanno aderito volontariamente già numerose farmacie cittadine, anche se inizialmente in una decina saranno collocati gli appositi contenitori per la raccolta, con in primo piano il logo “Recupero farmaci ancora validi non scaduti per l’Emporio della salute” insieme a quelli dei partner del progetto. I cittadini che vorranno effettuare una donazione, al momento di immettere i medicinali nell’apposito contenitore, riceveranno la collaborazione del farmacista che effettuerà un primo controllo sui medicinali devoluti verificando se sussistano i requisiti e le condizioni previste per la distribuzione. Il ritiro dei medicinali presso le farmacie sarà organizzato dall’associazione “Ideando” individuata dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti, la Federfarma e la Fondazione Banco farmaceutico Onlus. Almeno una volta ogni 15 giorni un responsabile dell’associazione preleverà i medicinali presenti nei contenitori. "Sono particolarmente soddisfatta del protocollo sottoscritto in totale sinergia che rappresenta un ulteriore passo verso l’apertura del primo presidio socio-sanitario pubblico per la prevenzione - dichiara l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico -. Si consolida così il nostro impegno affinché l’accesso alle cure e ai farmaci sia un diritto di tutti, specialmente delle persone più fragili. L’Emporio della salute è un progetto di solidarietà e innovazione sociale che incontra i nuovi bisogni, in crescita soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, e che rafforza il piano delle azioni e delle strutture per il contrasto alle povertà estreme che in questi anni abbiamo realizzato come assessorato. Riteniamo che sia indispensabile lavorare sempre più in profondità per prevenire il rischio di nuove forme di disuguaglianza e di emarginazione". L’Emporio della salute ha sede nei locali messi a disposizione all’interno del Villaggio del Fanciullo dall’associazione “Rogazionisti – Cristo Re onlus”, individuati dal Comune attraverso un bando nell’ambito della co-progettazione per il rafforzamento delle reti locali per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici. "Siamo onorati di ospitare l’emporio - dice padre Vincenzo d’Angelo, direttore del Villaggio -. Questo è da sempre luogo votato all’aiuto del prossimo e di tutti i bisognosi. Ora aggiungiamo alla mensa sociale Sant’Annibale, già in funzione, un’ulteriore risposta a bisogni basilari come alimentazione e salute, messi ancora più in discussione dalla terribile pandemia che stiamo vivendo". I farmaci per l'infanzia verranno invece raccolti nel centro polifunzionale la "Casa delle bambine e dei bambini".