>> COS'È L'ALLEANZA CONTRO LA POVERTA', CHI PARTECIPA“La legge delega si allontana dal cammino verso la reale introduzione di un reddito di inclusione sociale”, quel Reis per il quale si batte appunto l’Alleanza contro la povertà formata da Caritas, Acli, sindacati, conferenza delle Regioni e una trentina di associazioni. Sono tre i motivi di critica. “Primo, non è previsto il necessario incremento di finanziamenti. Così non ci si potrà neanche avvicinare prima del prossimo decennio al reperimento dei 7 miliardi indispensabili per realizzare il Reis”, spiega un comunicato. Il secondo rilievo, collegato, è che con questi finanziamenti “l’intervento riguarderà non più di 3 poveri su 10: tra 1,2 e 1,3 milioni di persone in miseria assoluta, appartenenti alle famiglie indigenti con figli minori, il 30% circa dei 4,1 milioni complessive di cittadini in povertà assoluta”. La terza critica riguarda il fatto che non sono previsti né finanziamenti né strumenti per “realizzare effettivamente strategie di inclusione sociale dei cittadini poveri attraverso il welfare locale” col rischio quindi che restino sulla carta.
>> I DATI CARITAS: POVERI RADDOPPIATI IN 7 ANNILa conclusione dell’Alleanza contro la povertà è che “Il Governo Renzi ha avuto il merito di costruire le condizioni affinché nel nostro Paese si possa gradualmente arrivare all’introduzione di una misura nazionale con il profilo del Reis. L’approvazione dell’attuale testo del disegno di legge delega, però, allontana l’obiettivo. L’Alleanza contro la Povertà in Italia ne chiede, pertanto, una profonda revisione, attraverso un ampio confronto pubblico tra Governo, Parlamento e soggetti sociali”.>>
REDDITO DI INSERIMENTO SOCIALE, SOSTEGNO ALL'INCLUSIONE SOCIALE E REDDITO DI CITTADINANZA: COSA SONO?