"Contro lo sballo che uccide
adotteremo la tolleranza zero. Non possiamo rimanere a guardare
i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita. Se non
addirittura perderla". Intervistato dal Corriere della Sera, il
ministro dell'Interno e leader di Ncd Angelino Alfano torna
sulla vicenda della chiusura del Cocoricò.
Il ministro conferma anche la linea dura contro lo spaccio
nei locali: "continueremo a prendere provvedimenti severi in
materia di prevenzione e repressione, ma su un punto voglio
essere chiaro: non esiste linea dura contro le discoteche, ma
contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche".
Se sarà disposta la chiusura di altri locali? "Agiremo contro
coloro che non rispettano la legge".
Quanto alle misure di prevenzione in atto "ritengo - dice
Alfano - che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il
rischio di spaccio siano la strategia più efficace". "Ho emanato
direttive affinché vengano effettuati il maggior numero di
interventi per verificare le condizioni dei conducenti. Se
vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno della
collaborazione di tutti". Il ministro spiega di rivolgersi "ai
cittadini, soprattutto ai genitori. Il numero verde attivato per
le segnalazioni relative alle scuole ha avuto un successo
inaspettato. Contiamo di poter raggiungere lo stesso obiettivo
in questo settore".
Torna poi sulle reazioni alla chiusura del Cocoricò; le
proteste dei gestori, che reputano il provvedimento troppo
severo? "Abbiamo il dovere di seguire la linea dura". E sul
disaccordo espresso da alcuni esponenti di Ncd, "chi rappresenta
istanze del territorio - dice Alfano - è particolarmente attento
alla esigenze occupazionali e imprenditoriali. Noi pensiamo di
salvaguardare l'impresa dell'intrattenimento tenendo lontano
pusher e droga e riaffermando che ci si può divertire fino
all'alba anche senza impasticcarsi o ubriacarsi di
superalcolici".