giovedì 14 aprile 2016
 Al Gemelli inaugurato il primo cinema in corsia d'Italia
COMMENTA E CONDIVIDI
Quando si abbassano le luci, lo schermo bianco come il camice dei medici che ogni giorno gli girano intorno diventa una finestra sul mondo. Un mondo fatto di normalità, ma anche un mondo di sogno che permette di uscire, anche solo per un paio d’ore, dalla quotidianità della vita di corsia. Qualche bambino, che per primo ha testato la sala alcuni giorni fa, è arrivato in sedia a rotelle portando flebo o pompe d’infusione, altri addirittura con i letti. Truccato persino come gli attori del film – Zootroopolis – che avrebbe visto. Ognuno con la sua sofferenza. Anche se, al via della pellicola, tutto passa in secondo piano e gli occhi dei piccoli pazienti incominciano a brillare. Non servirà solo al puro intrattenimento dei malati, ma consentirà al grande schermo di diventare terapia, la sala cinematografica appena aperta all’interno del Policlinico Gemelli di Roma. È il primo caso in Italia, con una capienza di 130 posti in cui si realizzerà il progetto Medicinema, a cui oltre al nosocomio romano hanno contribuito The Walt Disney Company Italia, Rai Cinema e Ubi Banca. Da oggi in poi, perciò parte la cura del sollievo attraverso i film, con una serie di ricerche scientifiche «per misurare gli effetti della cinematerapia sui pazienti». Questa sala, ricorda il preside della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica Rocco Bellantone, «consentirà loro di uscire dalla solitudine della tv in stanza, per entrare nella socializzazione del cinema». Già giovedì scorso – è il racconto del direttore generale della fondazione Gemelli Enrico Zampedri – abbiamo avuto come spettatore anche «un bambino ricoverato da tempo che per la prima volta andava al cinema. Gli sorridevano gli occhi ». Il grande schermo «è sguardo profondo sulla vita», così una sala in un ospedale – è il messaggio durante l’inaugurazione dell’assistente ecclesiastico generale dell’ateneo del Sacro Cuore, monsignor Claudio Giuliodori – «ridà senso nel momento della sofferenza e alleggerisce le cure». Un progetto che «poteva sembrare impossibile» è stato invece realizzato – sottolinea Fulvia Salvi presidente di Medicinema Italia onlus Fulvia Salvi – «la più grande sala di terapia con cinema in Europa», grazie a una «cordata di solidarietà straordinaria». Tra loro la Walt Disney, che ha anche offerto la visione in anteprima de Il libro della giungla, il cui ad per l’Italia Daniel Frigo sottolinea «la magia di vedere i bambini divertirsi con un film, lasciando da parte per un po’ la malattia».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: