giovedì 24 settembre 2020
Il collettivo di artisti "Cantieri Meticci" insieme al Comune di Bologna ha organizzato una maratona sabato 26 settembre per invocare la scarcerazione di Patrick Zaky, lo studente detenuto in Egitto
Patrick Zaky, studente egiziano dell'Università di Bologna, è in carcere in Egitto dal 7 febbraio in attesa di processo

Patrick Zaky, studente egiziano dell'Università di Bologna, è in carcere in Egitto dal 7 febbraio in attesa di processo - Ansa

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Decine di aquiloni decorati, laboratori di lettura e di artigianato e sfilate per le vie del centro. Bologna si prepara a una vera e propria maratona artistica per supportare Patrick Zaky, lo studente egiziano iscritto all'Università di bologna Alma Mater che da molti mesi si trova in custodia cautelare nel carcere di Tora in Egitto. L'iniziativa, ideata e organizzata da Cantieri Meticci e promossa dal Comune di Bologna, avrà luogo sabato 26 settembre e intende sensibilizzare i cittadini sulla condizione dell'attivista egiziano, detenuto in attesa di processo da sette mesi e mezzo.

"Il progetto artistico - si legge nel comunicato del Comune di Bologna - intende farsi espressione concreta di una battaglia civile per la liberazione di Patrick e prevede laboratori di lettura e a seguire una passeggiata teatrale da Piazza Rossini attraverso le vie del centro". I partecipanti verranno guidati dai registi di Cantieri Meticci nella preparazione di brani di lettura tratti dal romanzo 'Il bacio della donna ragno' di Manuel Puig pubblicato nel 1976. L'opera, da cui è stato tratto l'omonimo film diretto da Héctor Babenco nel 1985, è ambientata in un carcere durante la dittatura argentina e rappresenta un inno alla capacità della narrazione di farsi strumento di resistenza in contesti estremi.

La senatrice Montevecchi: "Chiesto un sollecito all'Egitto"

"Siamo a sette mesi e mezzo di detenzione immotivata per il giovane Patrick, e nonostante siano scaduti i 45 giorni dall'ultima udienza di custodia cautelare, non abbiamo notizie in merito alla prossima data. Patrick ha il diritto di tornare ai suoi studi, e ancor più, ha diritto a un giusto processo". Questa la dichiarazione della senatrice bolognese Michela Montevecchi al termine della seduta di oggi della commissione straordinaria Diritti umani in Senato.

"La raccolta firme di Amnesty International - ha aggiunto - aiuta a tenere alta l'attenzione, come pure le costanti iniziative dell'Università degli Studi di Bologna. Oggi, in commissione Diritti Umani in Senato, ho chiesto di sollecitare una risposta del Presidente del Consiglio dei Diritti Umani egiziano, Moahmed Fayek. Auspichiamo dunque una risposta tempestiva e ancor più ci auguriamo di rivedere presto Patrick libero".

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