sabato 28 marzo 2015
Dopo averlo difeso già ieri sera, nel vivo della rovente polemica tra il ct e John Elkann per l'incidente a Marchisio, il presidente della Federcalcio ha incontrato lo staff tecnico azzurro. La diatriba medica.
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Dopo aver preso posizione in difesa di Conte già ieri sera, nel vivo della rovente polemica tra il ct e John Elkann, il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha avuto stamattina prima una riunione con lo staff tecnico azzurro, Conte e Castellacci in testa, per fare il punto sulla vicenda dell'infortunio a Marchisio e dei due referti divergenti, tra nazionale e club bianconero; poi ha avuto un colloquio a quattro occhi col ct apoche ore dalla partita con la Bulgaria.

"Auguri a Marchisio" "Facciamo gli auguri a Marchisio per una pronta guarigione - ha esordito Tavecchio,parlando dal ritiro della nazionale a Radio Rai e alcune tv - ma il problema della nazionale non va messo in secondo piano. Mi pare che su un incidente fortuito si stia costruendo un castello che non ha motivo di essere. Da tanto seguo la nazionale, ho visto numerosi incidenti anche gravi, ma non ho mai visto attaccare l'allenatore come in questo caso. Non capisco questo accanimento".Conte resta in azzurro Tavecchio ha liquidato con un "non credo proprio" la ricorrente ipotesi di un addio anticipato del ct per le tensioni, mentre dalla federcalcio filtra una certezza: "state tranquilli, Conte farà l'Europeo". Ma il presidente federale ha parlato di un ct scosso, che si sente vilipeso. "È il meglio che potevamo prendere per la nazionale, è un bene per il nostro movimento: mi meraviglia - la sua difesa del ct - che mentre stiamo risalendo il ranking Fifa e stiamo ottenendo la qualificazione agli Europei, siamo capaci di farci del male da soli".

Conte non è sereno "Sono stato vicino a Conte ieri sera, ho parlato con lui a lungo stamattina - ha ancora aggiunto Tavecchio - se devo dire che è sereno, no, non lo è. E questo non ci fa piacere. Tutti questi fatti hanno provocato tensioni, si sono scatenati fatti sui social, dall'altra parte, per i quali lui si sente addirittura vilipeso per una colpa che non ha"."Elkann non ha bisogno di appelli" Infine il rapporto con la Juve ed Elkann: "Non ho appelli da fare a Elkann, è una persona sufficientemente corretta da capire cosa vuole comunicare - la conclusione del presidente Figc - Stiamo lavorando per restituire alla federazione il prestigio che merita e questo ci basta. Noi abbiamo rispetto e considerazione della Juve, la prima squadra italiana e la più importante nel ranking europeo. E poi finisce lì: ci sono altre 19 squadre nel campionato italiano".

La diatriba medica

Due referti, due verità. E un caso che farà parlare a lungo. Ma il medico della nazionale Enrico Castellacci vuol dire chiaro e tondo "che non è in alcun modo in discussione linearità e correttezza dello staff azzurro". E comunque, in presenza di due referti completamente opposti, "un attimino di dubbio lasciatemelo coltivare".Infortunio grave anzi no Claudio Marchisio si è rotto, anzi no. Sette mesi di stop, ma non è così. Tra Firenze e Torino, tra la nazionale e la Juve, ieri oltre ad accuse e controrepliche durissime è nata una spaccatura profonda sulla reale entità dell'infortunio del centrocampista. Al termine di una giornata intensa, il colpo di scena della notte: il secondo esame effettuato dalla Juve esclude la lesione subtotale al legamento, dichiarata dal primo. Tutti a chiedersi, cosa è successo? Come è possibile? Ora la 'verità' che conta è quella del club al quale appartiene il cartellino del giocatore e che deciderà come curarlo e rimetterlo in campo. Ma all'indomani del giallo, il medico della nazionale ha prima fatto il punto con Conte e Tavecchio, nel ritiro di Sofia. Poi ha voluto mettere qualche paletto. Mentre la Federcalcio decideva di rendere note le immagini dell'infortunio, attraverso Rai, Mediaset e Sky.Castellacci: staff della nazionale corretto "Non devo giustificare nessuno - l'esordio del professor Castellacci - perchè noi abbiamo agito con estrema correttezza e linearità". E via con i fatti: "Il giocatore si è procurato da solo, fuori allenamento con un movimento maldestro. Essendo un ginocchio già operato ed essendoci timori, era nostro compito mandare il giocatore a fare un controllo, come è avvenuto nel giro di 10'. Il referto radiologico virgolettato presso una affermatissima clinica fiorentina parlava di 'lesione subtotalè. Lo abbiamo comunicato alla Juve - prosegue Castellacci - chiedendo e ottenendo il permesso a divulgarne il contenuto ai media. È paradossale che ne nasca una polemica. E il paradosso nasce da un secondo referto diverso dal primo".Referti divergenti "Il referto di Torino - le parole entrando nel vivo del professore azzurro - dice il contrario di quello di Firenze: se ne discuterà, ma su etica, professionalità e linearità del nostro comportamento, nessun dubbio. Ho profonda stima dei colleghi radiologi, di quelli di Torino e di quelli di Firenze. Un attimino di dubbio consentitemi di averlo: non perchè il secondo referto dice una cosa diversa, vuol dire che il primo è del tutto sbagliato".Quale trauma? Una lesione solo parziale? Una lesione precedente non vista? Una traccia di vecchie lesioni? "Ci possono essere lesioni recenti o croniche, tante cose possono nascondersi dietro pareri diversi, e dico che vanno affrontati con estrema serenità. Se Marchisio soffre meno, se la lesione è inferiore al previsto o se non c'è, se ha avuto qualcosa nel passato non evidenziato finora, siamo felici...Vorrà dire che rientrerà prima, o che perlomeno si seguirà una terapia che gli consentirà di non cadere più in episodi sciocchi. Perchè lui ieri un trauma distorsivo l'ha avuto".

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