«Non bisognerebbe mai, neanche per scherzo, dire che una persona porta sfortuna, e i giovani che hanno visto la fiction su Mia Martini hanno capito soprattutto questo». Serena Rossi, che ha interpretato la grande cantante scomparsa nel 1995, è soddisfatta per un successo che non si aspettava per la fiction "Io sono Mia" vista da un pubblico record domenica scorsa su Rai1, ben 7.727.000 spettatori pari al 31% di share.
«Interpretare una donna eccezionale e una grande artista come Mia Martini è stato un dono come pure salire sullo stesso palco dell’Ariston che nell’89 le diede la rivincita» ha detto ai microfoni di Avvenire l’attrice, sabato scorso al Festival di Sanremo, pochi minuti prima di interpretare insieme a claudio Baglioni Almeno tu nell’universo. «Cantare a Sanremo è stato un dono ancora più grande perché questo palcoscenico per tanti anni l’ha esclusa, come tutto il mondo dello spettacolo – aggiunge l’attrice – perché a un certo punto ha cominciato a girare una voce terribile, che portasse sfortuna. Una cosa paradossale. Interpretare con Claudio Baglioni il suo più grande successo è stato un grande peso ed un grande onore». Il film tv, era stato proiettato nei cinema a metà gennaio, ed è stato prodotto col sostegno di Loredana Bertè che ha apprezzato l’interpretazione della Rossi: «Mi sembrava di rivedere mia sorella». In questo ritratto di una artista sofferta, vitale e dall’immenso talento, purtroppo mancano due personaggi fondamentali, come l’amico Renato Zero e il suo grande e tormentato amore, Ivano Fossati, che non hanno voluto comparire.
Alla presentazione milanese della fiction, era presente anche suor Laura Fontana, dell'ordine delle Sacramentine di Bergamo, amica sin dalla gioventù di Mia Martini. «Sì, mi è piaciuto molto il film, ci ho ritrovato l’anima di Mia» ci aveva sussurrato commossa, defilandosi dalla calca. Peccato che nella fiction la loro profonda e umana amicizia non sia stata raccontata.