Il feretro di Raffaella Carrà viene portato alla camera ardente del Campidoglio - Ansa
Il primo applauso è stato quello dei vicini di casa, in via Nemea 21 a Roma, dove Raffaella Carrà abitava e da dove oggi alle 16 è partita per il suo viaggio verso la camera ardente al Campidoglio. Un carro funebre argento, con a bordo l’ex compagno Sergio Japino, e sei moto della polizia a scortare il feretro, una bara di legno grezzo, come da lei richiesto, ricoperta da un cuscino di rose. Così i cittadini romani e i telespettatori a casa, durante la lunga diretta del Tg1 su Rai 1, hanno potuto rendere omaggio all’artista, scomparsa lunedì all’età di 78 anni, che ha attraversato ieri la città eterna toccando i luoghi della Rai che l’hanno vista protagonista. Ad attenderla all’Auditorium del Foro italico, accanto a un grande cartello con la sua foto e la scritta «Grazie Raffaella«, la conduttrice Milly Carlucci.
L’auto è arrivata poi al Centro di produzione Rai di via Teulada dove commovente è stato l’omaggio di maestranze e colleghi. Un applauso infinito da parte della folla affacciata dai balconi e radunata nel cortile che gridava il suo grazie sulle note di Salutala per me. Commossi Giancarlo Magalli e Bruno Vespa, colleghi che avevano lavorato con lei. «Raffaella è stata la protagonista della storia di questo Paese, la protagonista del sorriso, lo ha fatto sempre in maniera intelligente, alta» ha commentato Vespa. Mentre Magalli, autore con Gianni Boncompagni, di Pronto Raffaella ricorda: «Quando le proponemmo il programa che inaugurava il mezzogiorno Rai, lei che non era conduttrice, accettò con grande umiltà e studiò moltissimo. Questa umiltà piaceva al pubblico». Altra tappa il Teatro delle Vittorie, sede di programmi storici come Milleluci e Canzonissima, dove ad attenderla c’era Flavio Insinna ed una folla ancora più grande ad applaudirla. «C’è solo da continuare a ringraziare - ha commentato il conduttore - , un talento straordinario, una signora seria. Continuerà a farci ballare con la sua Rumore ma che se e è andata senza fare rumore. La dobbiamo salutare con la stessa classe che ci ha insegnato in scena».
Le istituzioni ad attenderla a Viale Mazzini e a salutarla con un bacio l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini e il direttore di Rai 1 Stefano Coletta. Per Salini la Carrà «è stata artista unica, capace di parlare a intere generazioni, significa che è stata sempre avanti. Ci mancherà, oggi è un momento di grande tristezza ma vogliamo ricordarla con un sorriso. Lei è stata – ha aggiunto – un modello e un punto di riferimemto per le nuove generazioni che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. La Carrà era tanto per il servizio pubblico, i valori di coesione e inclusione sono valori che portava avanti nei suoi contributi e nei sui pezzi musicali». Il direttore di Rai 1 Stefano Coletta l’ha conosciuta bene quando era direttore di Rai 3 e le aveva affidato A raccontare comincia tu, la ricorda commosso: «Il ricordo è di un condensato di allegria, di vera vitalità. Appena nominata a Rai 1 le dissi: questa volta ti tocca Rai 1, ma purtroppo dopo 10 giorni è scoppiata la pandemia. E’ continuato il nostro carteggio, fino a un mese fa. La sua forza era la grande determinazione a capire cosa occorreva portare in tv: al primo posto c’era l’allegria e la serenità». Per il Presidente Rai Marcello Foa è «molto bello questo affetto autentico delle persone semplici, come lei è stata autentica tutta la vita».
Alle 17.40 l’arrivo al Campidoglio dove ad attendere Raffaella Carrà c’era il sindaco di Roma Virginia Raggi. La camera ardente nella Sala della Protomoteca sarà aperta questa sera sino a mezzanotte e domani dalle 8 alle 12 e dalle 18 alle 24.
I funerali venerdì alle 12 all’Ara Coeli, sempre in diretta su Rai 1.