Paralimpiadi Tokyo 2020, Francesco Bocciardo ha vinto l'oro nei 200 stile libero di nuoto (categoria S5) - Ansa
Prima giornata di Paralimpiadi e per l'Italia piovono già cinque medaglie. Una partenza davvo sprint. Ecco i podi, con ordine.
La prima medaglia per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. L'ha conquistata Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso di nuoto categoria S1. Dopo i due argenti ai giochi di Rio, per Bettella questa è la terza medaglia paralimpica. "È una grandissima soddisfazione per me e per l'Italia portare una medaglia. Sta diventando una bella abitudine", ha detto al termine della gara il 32enne di Padova ai microfoni di Rai Sport. "Arrivare a questa medaglia - ha aggiunto - è una grandissima soddisfazione che ripaga di tante sofferenze che ho dovuto subire in questi anni". Ingegnere biomeccanico, Bettella studia anche come affrontare
al meglio la sua nuotata: "Mi divido tra piscina e università. Ho la possibilità di lavorare in un ambito che può dare speranza ad altre persone".
Doppietta italiana, poi, nei 100 delfino di nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo. Carlotta Gilli (categoria S13) ha vinto l'oro, il primo della spedizione azzurra a questi Giochi, precedendo Alessia Berra (categoria S12), che è argento.
Il secondo oro dell'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 lo ha vinto Francesco Bocciardo nei 200 stile libero di nuoto (categoria S5).
Infine Monica Boggioni ha ottenuto la medaglia di bronzo nella finale dei 200 metri di nuoto in stile libero (categoria S1).
"Siamo alla prima giornata, parliamo all'ultima perché sono scaramantico...", taglia corto il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, a margine delle premiazioni al Tokyo Aquatic Centre. Non riesce però a nascondere la grande soddisfazione per questi risultati.
"Tutti i nostri ragazzi - ha aggiunto ai microfoni di Rai Sport il numero uno del Cip - quando prendono una medaglia hanno la consapevolezza di essere fonte d'ispirazione per tanti altri atleti che ancora non sanno di esserlo". Tornando alla cerimonia d'apertura andata in scena ieri, per Pancalli "bisogna avere la capacità di saper guardare a quello che si può fare e non a quello che non si può più fare. È questa l'essenza stessa del movimento paralimpico. Siamo qui con 115 campioni, alcuni saliranno sul podio, altri no ma racconteranno pagine importanti dello sport italiano e spero che raggiungano i sogni che si sono prefissati".