Ebola, ma anche febbre emorragica del
Congo, virus di Marburgo e Nipah, febbri di Lassa e della Rift
Valley: insieme a Mers e Sars, sono le malattie emergenti più
pericolose del pianeta. Secondo l'Organizzazione Mondiale della
Sanità (Oms)
a renderle un'emergenza non è solo la mortalità, ma
anche la scarsa attenzione mediatica e, quindi, la scarsità di
fondi per la ricerca.
Per questo un gruppo internazionale di esperti, riunito in
questi giorni a Ginevra, ha stilato una
lista delle 8 malattie
più pericolose, che rappresenta il primo passo verso la
preparazione di un Piano per il controllo di future epidemie.
Certamente la più nota del gruppo è Ebola, il virus che lo
scorso anno provocò in Africa occidentale una vasta epidemia che
uccise più 10.000 persone e che per questo fu al centro di un
grande interesse mediatico e di nuove ricerche per mettere a
punto possibili farmaci e vaccini. Nonostante gli sforzi fatti,
la malattia è però praticamente incurabile e i rischi per la
popolazione sono ancora molto alti.
Ma nella lista creata dall'Oms ci sono altre 7 malattie
patogene, vere bombe a orologeria che
non hanno ricevuto le
attenzioni che invece richiederebbero.
"Nella lista - ha
spiegato Cathy Roth, una responsabile dell'Oms - abbiamo deciso
di non includere malattie come Hiv o l'influenza aviaria, perché
attirano molta più attenzione e fondi destinati alla ricerca".
Una seconda lista, di malattie considerate leggermente meno
pericolose, ma comunque da monitorare con grandissima
attenzione, comprende la Chikungunya, la Febbre alta con
sindrome trombocitopenia (Sfts) e il virus Zika.
Il prossimo passo della commissione di esperti sarà quello di
monitorare annualmente lo stato di avanzamento delle ricerche su
ogni malattia e ridefinire di volta in volta le priorità.