«La sera scende già / La notte impazzirò» canta
Giuliano Sangiorgi nella versione di
Un amore così grande riveduta e corretta per accompagnare la Nazionale di
Prandelli nella nuova avventura brasiliana, evocando suggestioni che depositano tra le pieghe della memoria il ricordo di Mario Del Monaco come quelli di Claudio Villa, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Francesco Renga. Possenti voci tenorili con cui i
Negramaro azzardano ora un confronto con il cuore al Mundial 2014 e l’occhio ben puntato sul tour che dal 5 luglio li riporta in giro per l’Italia.
Un amore così grande 2014 è infatti la canzone-tormentone a cui la Federcalcio, complice Radio Italia, ha inteso legare le gesta sudamericane di Buffon e Balotelli nella speranza che l’abbinamento porti bene come nel 2006 quello con i Pooh e la loro
Cuore azzurro. Destino baro quello di
Cuore azzurro, arrivata sul tetto del mondo grazie all’indimenticato rigore di Fabio Grosso ma subito obliata dal 'po-popo- po-po' di
Seven nation army, cavallo di battaglia dei White Stripes divenuto a furor di popolo la colonna sonora della magica notte berlinese. Grossomodo lo stesso destino toccato nel ’98 alla
Da te a me di Claudio Baglioni, composta per festeggiare il centenario della Figc e poi naufragata assieme ai (magri) ricordi del Mondiale francese. Ma i quattro milioni di copie vendute nel 2010 da Shakira con
Waka waka (this time for Africa) stanno lì a ricordare che l’abbinamento tra la Coppa del Mondo e la musica (a volte) funziona. Così si spiega infatti la massiccia presenza in campo di una multinazionale dell’entertainment come la Sony e l’arrivo sul mercato, il 13 maggio, di
One love, one rhythm, compilation ufficiale del Mundial sudamericano con uno stuolo di superstar che va dalla 'A' di Adelén alla 'W' di Wyclef, senza tralasciare Carlinhos Brown, Jennifer Lopez, Pitbull, Bebel Gilberto, Ricky Martin, Shakira, Carlos Santana, Sérgio Mendes e persino il pianista cinese Lang Lang. Se l’inno ufficiale del Mondiale è
Dar um jeito ( We will find a way) di Santana e Wyclef con gl’interventi di Avicii e Alexandre Pires,
la canzone ufficiale della competizione è la già programmatissima We are one (Ole ola) del super trio Pitbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte (guarda il video sotto).
J.Lo & soci, che si esibiranno il 12 giugno allo Stadio Corinthians di San Paolo prima della partita inaugurale Brasile- Croazia, hanno già realizzato il video del loro brano nella festosa atmosfera carioca di un set ricostruito, per economizzare, su una spiaggia della Florida. Video a parte,
We are one (Ole ola) sembra avere il fiato un po’ corto rispetto a
Waka waka (this time for Africa), incisa quattro anni fa da Shakira assieme al gruppo sudafricano Freshlyground dopo averne ricalcato il refrain sull’inno popolare camerunense
Zangalewa. Non per niente 'Shaki' gioca pure quest’anno la carta Mundial con
La la la, copia 'tropicalista' con Carlinhos Brown di
Dare, un singolo del suo ultimo album. E pure Ricky Martin, dopo il trionfo nel ’98 de
La copa de la vida, ritenta la sorte con
Vida. Sono loro i campioni dell’hit-parade Mundial, visti gli scarsi entusiasmi riscossi in Germania nel 2006 dall’abbinamento Tony Braxton e Il Divo di
The time of our lives così come dall’inno
Stand up di Patrizio Buanne e, nel 2002, per i Mondiali di Corea e Giappone, da Anastacia con
Boom! e da Vangelis con lo strumentale
Anthem. In Francia, nel ’98, nella colonna sonora della Coppa, oltre a Martin, c’erano pure l’inno
La cour des grands di Youssou N’Dour ed Axelle Red e lo strumentale
Together now di Jean Michel Jarre & Tetsuya 'TK' Komuro. Ma chi se li ricorda più? Sparita nel nulla è pure la patriottica
Gloryland eseguita da Daryl Hall assieme ai Sound of Blackness in occasione di Usa ’94. Meglio
Un’estate italiana della troika Bennato, Nannini, Moroder a Italia ’90 così come
A special kind of hero di Stephanie Lawrence (ma scritta dall’ex tastierista degli Yes Rick Wakeman) di Mexico ’86. Da un’altra epoca arriva invece il ricordo di
El Mundial eseguita da Placido Domingo in occasione di Spagna ’82 (davanti alle gesta di Paolo Rossi, Claudio Villa ne realizzò provvidamente una versione italiana) e della omonima marcetta
El Mundial scritta da Ennio Morricone per Argentin a ’78. Ma anche in fatto di musica il fuoco mediatico della Coppa del Mondo va ben oltre l’ufficialità. Ecco così in arrivo quel
Bem Brasil in cui il dee jay inglese Fatboy Slim coniuga la sua passione per il calcio con quella per il Sudamerica (dove volerà poco dopo lo show a Bologna del 30 maggio), e l’anti- sigla
Desculpe, Neymar (' Scusa, Neymar') con cui il compositore Edu Krieger critica duramente l’organizzazione del torneo iridato, schierandosi dalla parte degli antagonisti scesi in piazza lo scorso giugno per contestare la Confederations Cup
Guarda e ascolta tutti gli Inni dei Mondiali dal 1966 al 2014