L'esultanza al Mugello di Andrea Dovizioso
Una domenica perfetta. Con tre protagonisti a sorpresa. Nel giorno del ricordo di Nicky Hayden il GP d'Italia sul circuito del Mugello sorride ai colori azzurri, facendo registrare la prima tripletta tricolore del 2017, con le vittorie di Andrea Dovizioso in MotoGP, di Mattia Pasini in Moto2 e di Andrea Migno in Moto3. Un tris di vittorie nella stessa gara che oltre a segnare una giornata storica per l'Italia delle due ruote (gli azzurri non realizzavano un triplete dal GP di casa del 2008) racconta tre storie meravigliose di motociclismo. A partire da quella di Mattia Pasini, pilota che a quasi 32 anni conquista in sella alla Kalex dell'Italtrans RacingTeam l'undicesimo successo della sua carriera nel Motomondiale, a 2926 giorni dall'ultimo, conquistato nel 2009 sempre al Mugello davanti all'amico Marco Simoncelli. Un trionfo conquistato all'ultimo giro dopo una lunga battaglia con lo svizzero Thomas Luthi e lo spagnolo Álex Márquez e un sorpasso da favola all'Arrabbiata 1 tra i più belli dell'anno e che ha messo idealmente a fine a un periodo passato nelle retrovie del Motomondiale.
Un successo non così tanto atteso ma altrettanto importante è quello di Andrea Dovizioso. Il pilota iridato in 125 nel 2004 ha colto la terza vittoria in MotoGP, la dodicesima in carriera mettendosi dietro con la sua Ducati, la Yamaha di Maverick Viñales e la Ducati del team Pramac di Danilo Petrucci, oltre a un Valentino Rossi quarto e quasi eroico, partito dalla prima fila ma ancora dolorante per l'infortunio di settimana scorsa. Una gara condotta con intelligenza e regolarità fin sotto la bandiera a scacchi dal “Dovi”, con un piazzamento che gli vale il secondo posto nella classifica iridata a -26 punti da Viñales e un posto nella Storia, con Andrea che diventa il primo azzurro a trionfare in MotoGP in sella a una moto italiana al Mugello. Una prova quella del GP d'Italia che ha anche il sapore di rivincita per Dovizioso, partito nel 2017 come “secondo” di Lorenzo (al Mugello ottavo) ma che sta dimostrando di saper guidare una Ducati solida e in buon progresso e di non soffrire il confronto con lo spagnolo.
Se per Pasini e Dovizioso, che ha dedicato il trionfo a Nicky Hayden si è trattato di un ritorno alla vittoria, per Andrea Migno in Moto 3 è stata una prima volta. Il pilota dello Sky Racing Team VR46, classe 1996, alla terza stagione da “titolare” nel Motomondiale, è stato molto bravo, dopo essersi trovato in testa al settimo giro a gestire una volata di gruppo (nove in ottodecimi all'arrivo) dove ha regolato lo spagnolo Juanfran Guevara e l'italiano Fabio Di Giannantonio, secondo e autore di un'ottima prova. Con questa vittoria, ottenuta al settantesimo GP in carriera, Migno sale anche in classifica generale installandosi al quarto posto insieme a Romano Fenati, a sei punti dal secondo posto di Canet e a tre dal terzo gradino del podiomondiale, occupato da Di Giannantonio. Un trionfo che conclude una domenica indimenticabile per il motociclismo azzurro e che fa ben sperare per il prossimo appuntamento della MotoGP in programma a Montmeló l'11 giugno.