Anonimo “Ex-Voto 1918”, olio su cartoncino. Bella immagine di un caccia della Prima Guerra Mondiale. Si tratta di un Nieuport 11 (Bebè) o un Nieuport 17, aerei francesi con cui furono equipaggiate diverse squadriglie italiane (Fondazione PGR)
Hermenegildo Gonzàles Leòn, 1953, olio e tempera su lamiera. Nel cartiglio un soldato di origine messicana (di Guanajuato) ringrazia Gesù per averlo salvato dalla carneficina del “D Day”, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. Sembra che Hermenegildo sia diventato cittadino americano a seguito del suo servizio nell'esercito
Anonimo, 1917, santuario della Madonna del Boden (Piemonte), olio su tela. Il soldato rappresentato con grande dettaglio indossa l’uniforme per armi a cavallo modello 1909 insieme con l’elmo modello 1915-16 detto anche “Adrian” (così chiamato dal nome del suo ideatore, il generale Francese Louis Auguste Adrian). Il tipo di elmo e il colletto nero della giubba suggeriscono l’appartenenza al 25° Reggimento “Lancieri di Mantova”.
Anonimo, 1918, santuario della Madonna della Divina Provvidenza (Piemonte), olio su lamiera. “G.R. Ai soldati della Tagliata di Racconigi 1918. È rappresentato un gruppo alpini e di fanti di diversi reggimenti. La discontinuità di equipaggiamenti, reggimenti e armi e soprattutto la dedica in basso a sinistra “Ai soldati della Tagliata di Racconigi”, fanno pensare a una riunione di compaesani alla fine delle ostilità.
Anonimo, “Grazia chiesta e avuta 1918”, tempera magra su tavola. Idrovolante italiano della Prima Guerra Mondiale. Il disegno non corrisponde a un modello particolare. La nave sembra essere in fiamme a causa dell’esplosione di una mina.
Italia settentrionale, “Guerra Italo-Austriaca dalle battaglie fulminose del Carso 11 Novembre 1915”, olio su lamiera. Sette soldati ringraziano la Madonna e san Pancrazio. Le uniformi sono le grigio-verdi modello 1909 per le truppe a piedi. Due di loro portano le mostrine dei reparti mitraglieri “St. Etienne”, due quelle degli alpini e gli altri quelle della fanteria. Sul lato destro, un’immagine cruenta della battaglia.
Italia centrale, 1943, acrilico su tavola. La data 9 settembre 1943 rimanda all’affondamento della Corazzata Roma, rappresentato però nel dipinto come un piroscafo civile. La corazzata fu consegnata alla Regia Marina il 14 giugno 1942. Non vide azioni di guerra e fece parte subito dopo l’armistizio del convoglio di navi che prese il mare alla volta dell’Isola della Maddalena (come concordato dal re e Badoglio con gli Alleati). La formazione di navi fu intercettata da bombardieri della Luftwaffe i quali colpirono e affondarono la corazzata presso il Golfo dell’Asinara. Persero la vita 1352 marinai e 622 furono i superstiti.
1919, Madonna delle Rocche (Piemonte), olio su tavola. L’ex voto ringrazia per la salvezza di sei fratelli Carosio sul fronte della Grande Guerra.