martedì 12 agosto 2014
La polizia: l'artista, 63 anni, si è impiccato. Soffriva di depressione. Choc nel mondo del cinema. Le parole di Obama.
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Il mondo del cinema è sotto choc. Il famosissimo attore Robin Williams è morto all'età di 63 anni. La notizia è stata resa nota dalla Polizia di Marin County, in California, che è intervenuta in seguito a una segnalazione al 911 che chiedeva aiuto per un uomo incosciente e con difficoltà respiratorie. Dopo molte ore di attesa, la polizia ha tenuto una conferenza stampa in cui si è fatta avanti una tragica realtà: l'attore, trovato alle 11.55 dall'assistente personale, si è impiccato con una cintura nella sua camera da letto. La morte è stata dichiarata alle 12.02. Il corpo di Williams è stato "trasportato dalla scena dell'incidente all'obitorio", dove è stata condotta l'autopsia. Le prime analisi "non hanno rivelato alcuna ferita da scontri fisici con altri" e "i risultati preliminari indicano che la sua vita è finita per impiccagione. I risultati degli esami tossicologici arriveranno non prima di sei settimane. Il lavoro del coroner non è ultimato e ci vorranno diverse settimane perché l'indagine sia chiusa". Gli inquirenti hanno anche confermato che l'attore era in cura per una forte depressione e che per questo assumeva regolamente dei farmaci. Robin Williams inoltre aveva ferite superficiali ai polsi e un coltello da tasca è stato trovato vicino al corpo. "Non parleremo della nota - o di una nota - in quanto le indagini sono in corso", ha aggiunto il detective Boyd rispondendo alla domanda se l'attore abbia lasciato un messaggio prima di impiccarsi. "Negli ultimi tempi combatteva con una grave depressione" ha confermato la sua portavoce Mara Buxbaum. L'ultima volta che Williams è stato visto vivo è stato domenica sera alle 22. Robin Williams ha vinto un Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per Good Will Hunting ed è stato protagonista di tanti film come Good Morning Vietnam, L'attimo fuggente, Hook - Capitan Uncino, Mrs. Doubtfire e della serie Mork e Mindy.In una nota la famiglia ha chiesto il rispetto della privacy. "Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha perso uno degli artisti e delle persone più amate - ha scritto la moglie Susan Schneider -. Ho il cuore spezzato e speriamo che Robin venga ricordato non per la sua morte ma per gli innumerevoli momenti di gioia e riso che ha dato a milioni di persone". Un diluvio di omaggi e tributi ha accolto la notizia dell'improvvisa morte di Robin Williams. E neanche Barack Obama si è voluto sottrarre aun elogio funebre del grande attore. "Robin Williams era un aviatore,un medico, un folletto, una tata, un presidente, un professore, unPeter Pan casinista, e qualsiasi altra cosa ci fosse nel mezzo", scrive in una nota il presidente degli Stati Uniti, dimostrando tra l'altro di aver ben presente nella memoria la poliedricità dell'artista e la molteplicità dei ruoli da lui interpretati in decenni di carriera. "Era però unico nel suo genere" aggiunge Obama. "Era entrato nelle nostre vite - prosegue Obama - come un estraneo, ma ha concluso toccando ogni elemento dello spirito umano. Ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere. Ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva maggiore bisogno, dalle nostre truppe all'estero agli emarginati delle nostre strade. La famiglia Obama", aggiunge, "porge le proprie condoglianze alla famiglia di Robin, ai suoi amici e a chiunque abbia trovato la sua voce e la sua poesia grazie a Robin Williams".Tra i tanti colleghi dell'ambiente cinematografico, spiccano le parole di Steven Spielberg, che lo diresse in 'Hook-Capitan Uncino' del 1991: "Robin era una tempesta lampeggiante di genio comico, e le nostre risate erano il tuono che lo sorreggeva. Era un amico, e non riesco davvero a credere che se ne sia andato", si è rammaricato il regista.(Il commento che tuttavia forse più di ogni altro riflette la straordinariaumanità dello scomparso, e la sua capacità di entrare in empatia con il pubblico, è quello formulato da una vicina di casa, Sonja Conti, che insieme a decine e decine di residenti di Tiburon, la piccola località arroccata sulla costa che guarda San Francisco da nord e dove l'attore viveva, è accorsa davanti alla sua abitazione non è appena si è saputo del decesso: "Con lui non era come avere a che fare con una celebrità", ha spiegato la donna. "Spesso mi chiedeva come stesse il mio cane, che aveva soprannominato 'Dudè (Damerino; ndr). Era semplicemente un tipo normale, una bella persona. La gente", ha infine osservato amaramente, "lo ha lasciato solo".
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