La Ferrari di Kimi Räikkönen sul tracciato urbano di Montecarlo
La Ferrari in prima fila a Montecarlo non si vedeva dal 1979 con Scheckter e Villeneuve, non si vedeva Räikkönen in pole dal 2008 e 128 gran premi, e non si vince dal 2001 quando a imporsi fu Schumacher per l'ultima volta. Sulle stradine del principato il sabato sorride alla Ferrari e manda in crisi la Mercedes che si difende con Bottas, terzo (ma Hamilton fuori dalla Q3 appena in 14 posizione per via di errori a ripetizione).
Adesso tirate pure in ballo le roulette, le scommesse e tutto il trito contorno del Gp di Montecarlo, ma vedere davanti a tutti Kimi Räikkönen in pole position dopo quasi dieci anni (Gp Francia 2008) e 128 gran premi, fa capire come nella vita possa accadere di tutto e non c'è da stupirsi. Intanto il merito è di una gran macchina che su un tracciato del genere si sposa perfettamente, ma un altro segreto sta nella vita privata di Räikkönen che è appena diventato padre per la seconda volta della piccola Rhianna che affianca il fratellino Robin. In questo equilibrio, umano prima che sportivo, va letta la rinascita di questo pilota. Le mattine in pista con gli occhiali scuri, l'abitudine di appartarsi senza dare retta a nessuno, sembrano quasi far parte di un passato che Kimi ha messo da parte. Ora ride di più, scherza quando è il caso e affronta le cose in maniera serena, senza pressione. E i risultati si vedono. Ma Montecarlo rappresenta anche la conferma della Ferrari, visto che Vettel ha ottenuto il secondo tempo ad appena 43 millesimi da Kimi mentre le Mercedes sono sprofondate in una crisi incomprensibile. Bottas, terzo, si è difeso alla meglio mentre Hamilton non ne ha imbroccata una, da un errore nel giro buono alla sfortuna di trovarsi davanti Vandoorne contro il muro quando stava per entrare nella Q3. Alla fine c'è rimasto un 14 posto (che per penalizzazioni di Button e si suppone di Vandoorne per sostituzione del motore) può spostare la partenza di una fila davanti ma non cambia la sostanza. La Ferrari può giocarsi la gara al meglio gestendo le cose come vuole visto che Bottas e Verstappen con la Red Bull non sembrano in grado di reggere il passo gara delle rosse.
In questa vigilia infrangere un altro digiuno, ultima vittoria di Schumacher con la Ferrari nel 2001 (sedici anni fa...) appare finalmente possibile. «Sono sorpreso, ma la macchina è andata bene, diciamo che partire primo a Monaco è il posto migliore per affrontare questa gara», ha detto Räikkönen, mentre Vettel recrimina: «Non ho fatto un giro perfetto, non sono riuscito a tirare fuori tutto dalla macchina ma è importante essere davanti». E partire davanti a Monaco rappresenta solo una incognita da superare: la prima curva. «Lo so cosa vi aspettate tutti - dice Räikkönen sornione - ma non capiterà nulla di diverso rispetto al solito». Per Vettel invece? «Stessa cosa, dobbiamo solo partire bene e pensare a come giocarci la gara, è chiaro che prima dobbiamo scattare davanti poi il resto si vede dalle strategie e da come va». Su come deve andare Bottas spera... «Non siamo competitivi, non abbiamo il passo giusto, difficoltà a tenere a centro curva la macchina, spero in una buona partenza, ma la gara è lunga».