​Ottima la prima per la Germania, una delle candidate alla conquista della Coppa del mondo, che travolge il Portogallo (4-0) nella prima gara del girone G di Brasile 2014 all'Arena Fonte Nova di Salvador. Eroe della giornata Thomas Muller che realizza una tripletta, la prima di Braslìile 2014. I bianchi di Low mettono in cassaforte il risultato già nel primo tempo realizzando ben 3 reti. A segno al 12', appunto, Muller su rigore, al 32' Hummels su colpo di testa ed ancora Muller un minuto dopo l'extra time con una gran botta di sinistro da dentro l'area di rigore. Lusitani in 10 per l'espulsione al 32' del difensore Pepe. Nel secondo tempo Muller mette il sigillo al 78' da posizione ravvicinata all'indiscussosuccesso tedesco. Nonostante una vigila caratterizzata da non perfette condizioni fisiche, buona comunque la prova di Cristiano Ronaldo che soprattutto nella ripresa ha tenuto in ansia praticamente da solo la difesa avversaria. E nel finale ha pure sfiorato il gol su punizione. La Germania festeggia così con una vittoria sonante il traguardo - la prima nazionale a raggiungerlo - delle 100 partite disputate ai mondiali. Non ha giocato è non è subentrato Klose in cerca di quel gol con cui raggiungerebbe il fenomeno brasiliano Ronaldo in testa ai goleador mondiali (15 reti). Nello stesso girone della Germania, gli Stati Uniti prenotano gli ottavi di finale e fanno festa intorno al Ct Klinsmann dopo una partita mozzafiato a Natal contro il Ghana che delude. La squadra africana nonostante una formazione di livello si dimostra immatura e incapace di gestire i momenti più delicati del match. Gli Usa segnano dopo soli 29 secondi dal calcio d'inizio, la partita parte in salita per il Ghana che acciuffa il pareggio ad otto minuti dalla fine. Ma con un colpo di coda gli Stati Uniti tornano in vantaggio e si aggiudicano la partita. La terza partita della giornata di ieri, Nigeria-Iran (girone F) si conclude con un "secco" zero a zero. Il primo pareggio del Mondiale e la prima partita a reti inviolate. Un pari scaturito da un confronto privo di emozioni e concluso nella noia generale tra i fischi dei 40mila dell'arena da Baixada di Curitiba. L'Iran ha messo in mostra la specialità della casa, vale a dire la difesa, la Nigeria ha collezionato una serie di calci d'angolo senza riuscire davvero ad impensierire la porta degli asiatici che a fine partita, partiti sfavoriti rispetto alle ben più ambizione "super aquile" della Nigeria, festeggiano pensando che l'avventura mondiale non è ancora finita.