Oltre 50 anni fa un atleta quasi sconosciuto, Abebe Bikila, parte dall’Etiopia per partecipare alla maratona olimpica a Roma. Il 10 settembre 1960 corre, scalzo, 42 km in due ore e 15 minuti, segnando il record mondiale e diventando per sempre un’icona dello sport, simbolo dell’Africa liberata dal colonialismo.
Questa grande impresa è il riferimento degli artisti tedeschi Nina Fischer (1965) e Maroan el Sani (1966) e per la loro opera «Freedom of Movement», videoinstallazione a tre canali che, attraverso la rivisitazione di quella maratona, si confronta col tema attuale delle grandi migrazioni. L’opera viene presentata in anteprima al Maxxi di Roma da domani al 17 aprile.