Il pugile Rocky Marciano insieme agli abitanti di Ripa Teatina nell'unica storica visita nel settembre 1964
«Io sono quel ragazzino lì, vede? Sì, proprio quello stretto fra quei due giovanotti! Questi sono i miei due fratelli, che oggi non ci sono più, e quello è papa vicino al "The Brockton Blockbuster"! Avanti, con la maglietta scura, ecco poi Bruno Di Virgilio, Enzo Pizzica, il dottor Marini,Zi’ Rocco Pizzica, e poi ancora...». Gli occhi di Francesco Bucci corrono veloci, seguono i contorni di una fotografia color seppia, mentre le labbra snocciolano nomi, e la mente torna indietro con la memoria. A quel lontano settembre del 1964, quando a Ripa Teatina, paesino che oggi conta poco più di quattromila abitanti, in provincia di Chieti, sbarcò il grande Rocky Marciano, il più grande campione dei pesi massimi, 49 vittorie e nessuna sconfitta in carriera, con 43 successi prima del limite. Proprio da Ripa, infatti, a inizio Novecento, il papà di Rocky, il giovane calzolaio Querino Marcheggiano, era partito in cerca di fortuna verso l’America. E allora, alla fine della suacarriera (e a pochi anni dalla morte, che sarebbe arrivata il 31 agosto 1969, in un tragico incidente aereo alla vigilia del quarantottesimo compleanno), Marciano aveva deciso di ripercorrere a ritroso le orme paterne, ricercando le proprie radici tra le vie di Ripa Teatina.
"Mio padre Antonio lo aveva preso per la gola - sorride Francesco, oggi 66enne - perché era il “porchettaro” di Ripa, cioè il macellaio deputato a preparare il maiale per la porchetta. Insieme alle altre specialità della cucina abruzzese, era l’unica cosa che poteva mettere ko Marciano!". Volti e storie che emergono guardando una fotografia storica, scattata allora sul corso principale di Ripa, con Marciano sorridente e circondato da Antonio Bucci e decine di altri concittadini che festeggiano il campione. Uno scatto che sta riprendendo vita in questi giorni, in cui Ripa celebra la 14esima edizione del Premio Rocky Marciano e la terza dell’omonimo Festival, che fino a sabato 21 luglio anima la cittadina abruzzese con incontri, dibattiti e campioni dello sport (quest’anno tra i premiati il mito della scherma Valentina Vezzali). Tra ricordi personali e ricerca sui social, infatti, i cittadini di Ripa stanno ricostruendo nomi e storie degli uomini e delle donne ritratti in quello scatto di oltre mezzo secolo fa. Un pezzo di memoria collettiva recuperato grazie all’amore per la boxe e la passione per lo sport.