mercoledì 1 luglio 2020
Il Lerici Music Festival in scena dal 3 al 16 agosto con i migliori solisti italiani, dalla Tifu a Campaner e Pieranunzi Il maestro: «Un messaggio di speranza»
Il maestro Gianluca Marcianò dirige al Lerici Music Festival

Il maestro Gianluca Marcianò dirige al Lerici Music Festival

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Puccini sotto le stelle per ricominciare. Sulle note di Bohème e Tosca il Lerici Music Festival, ideato dal maestro Gianluca Marcianò nel suo luogo natale, quest’anno riuscirà ad andare in scena, anche se con una formula adatta alle norme di sicurezza imposte dall’emergenza coronavirus. Un ritorno atteso per la kermesse, alla quarta edizione dopo le prime tre stagioni sotto il nome Suoni dal Golfo, di cui è media partner Avvenire. Un festival che ha fatto del dialogo interculturale il suo punto di forza e su cui quest’anno, in mancanza di artisti stranieri, svetterà il tricolore con i migliori solisti italiani della scena contemporanea come Anna Tifu, Gloria Campaner, Gabriele Pieranunzi, Giulio Plotino, e cantanti come Fabio Armiliato. Ad inaugurare la rassegna di Lerici, in scena in un teatro all’aperto progettato ad hoc dal 3 al 16 agosto con il patrocinio del Comune e della Regione Liguria, sarà il recital pucciniano, con il soprano Carmen Giannattasio, il tenore Vincenzo Costanzo e il maestro Gianluca Marcianò al pianoforte.

Il format del festival si basa sulla residenza di grandi artisti che per due settimane si alterneranno in concerti da solisti con orchestra, recital ed anche in serate di musica da camera in cui si ritroveranno a suonare insieme in diverse formazioni. La Lerici Festival Orchestra sarà formata da giovani talenti che si sono formati nelle migliori realtà giovanili come l’Accademia della Scala, e già fanno parte di alcune delle più importanti istituzioni italiane. L’accento sui giovani di eccezionale talento, punto fondamentale del festival, verrà anche rappresentato dalla collaborazione con l’Associazione “Musica con le Ali” di cui parteciperanno al Festival tre musiciste quali Gaia Gaibazzi, Erica Piccotti e Ludovica Rana. Tra gli eventi spiccano il concerto del 10 agosto con Anna Tifu, Mario Stefano Pietrodarchi e Fabio Armiliato (concerto che sarà dedicato ai 100 anni di Federico Fellini) e poi i due recital delle pianiste Gloria Campaner e Beatrice Rana.

«Appena scoppiata la pandemia con Maurizio Roi, ex sovrintendente del Carlo Felice, presidente di Ater, Associazione Teatrale Emilia–Romagna, e oggi direttore generale del Lerici Music Festival, abbiamo fatto una valutazione molto importante, – spiega il maestro Marcianò –. Abbiamo pensato di creare a Lerici una residenza per i migliori solisti italiani. Inoltre abbiamo formato una orchestra piccola d’archi per garantire il distanziamento, tutta di giovani italiani. Purtroppo molti di loro avevano appena trovato un lavoro e l’hanno perso. Questo festival sarà un simbolo di rinascita». Il festival di Lerici ha avuto sempre una vocazione formativa che ribadisce anche ora: «Faremo anche delle masterclass – prosegue Marcianò –. Tanti corsi estivi sono saltati e questi giovani musicisti hanno deficienza di studio: è difficile per un musicista seguire le lezioni online, noi diamo loro la possibilità di farlo dal vivo e in sicurezza».

A Lerici la musica è dialogo e scambio fra gli artisti, ma anche con il pubblico: il 14 agosto si terrà un convegno dal titolo “Il mestiere della musica” per parlare del presente e futuro del mondo musicale dal punto di vista dei musicisti stessi, cui parteciperanno gli artisti presenti al festival e Alessandro Baricco. «Il problema relativo alla musica nasce prima del coronavirus, oggi abbiamo l’opportunità di dettare nuove regole per il futuro – aggiunge il maestro –. Idee che partono dai musicisti stessi in modo che Lerici diventi un’incubatrice per il futuro della musica. Questo momento diventerà un impulso importante, stiamo coinvolgendo anche il ministro Dario Franceschini».

Gli spettacoli si terranno all’aria aperta e con un numero limitato di posti, ma il festival sarà fruibile in città grazie alla filodiffusione e a schermi diffusi, inoltre sarà visibile in tutto il mondo grazie al web. «Abbiamo avviato la partnership Internazionale con Idagio ed il live streaming sulla loro piattaforma Global Concert Hall che permetterà anche al termine dei concerti di conversare con gli artisti – rivela Marcianò –. Oltre ad Idagio collaboreremo anche con Ontheatre.tv, piattaforma italiana dedicata allo streaming live della musica classica e del teatro». Sarà un festival che cercherà di raggiungere tutti mantenendo e sostenendo l’importanza delle esecuzioni dal vivo con pubblico presente, seguendo tutti i criteri di sicurezza necessari, prosegue il maestro che desidera portare un aiuto concreto anche al turismo locale, girando dei piccoli video musicali nei luoghi più belli di Lerici con i grandi solisti.

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