E la fede vinse in Tv «Se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile». Questo versetto del Vangelo di Matteo sintetizza al meglio la vita di Madre Maria Angelica dell’Annunciazione, nota a milioni di cattolici semplicemente come Madre Angelica, la religiosa statunitense di sangue italiano morta domenica scorsa a 92 anni, a Hanceville, in Alabama. È stata colei che partendo da sola, sfidando ogni considerazione di buon senso, è riuscita a creare il più grande network televisivo cattolico del mondo (secondo alcuni il più grande network televisivo religioso in assoluto), ossia Ewtn (Eternal Word Television Network), oggi un polo multimediale a tutto tondo. Qualche dato può servire per avere un’idea dell’impresa. Attualmente Ewtn raggiunge 264 milioni di case in 144 Paesi, con una programmazione 24 ore su 24 in inglese, spagnolo, francese e tedesco. Conta undici canali: Canada, Usa, Usa Hd, Usa in lingua spagnola, Usa in lingua spagnola Hd, spagnolo international, Gran Bretagna, Germania, Europa, Africa/Asia del sud, Oceano Pacifico. Ha la sua sede principale a Irondale, in Alabama, e uffici a Washington, Los Angeles, oltre che in Italia, Spagna, Germania, Inghilterra, Ucraina, Ecuador, Argentina, Messico, Filippine e Camerun. Possiede inoltre una radio che trasmette in onde corte sull’intero territorio degli Stati Uniti (oltre che sul satellite) e da qualche anno edita il più longevo settimanale americano, ora bisettimanale, il
National Catholic Register, e l’agenzia di informazione cattolica in cinque lingue
Catholic News Agency. Rita Rizzo, il nome all’anagrafe di Madre Angelica, nasce il 27 giugno 1923 in una famiglia di emigranti italiani a Canton, nell’Ohio. La madre, abbandonata dal marito, cade in depressione ritrovandosi disoccupata nel mezzo della grande crisi del ’29. Rita frequenta gli studi secondari a singhiozzo, divisa tra i libri e i lavoretti per mantenersi. A 18 anni accusa dei lancinanti e misteriosi dolori di stomaco, invalidanti. È solo Rhoda Wise, una protestante fattasi cattolica a cui sono attribuiti doni di guarigione ed esperienze mistiche, che riesce là dove i medici risultano impotenti: consiglia alla ragazza di pregare una novena a santa Teresa di Lisieux, che la riporta alla normalità. Per Rita è un momento di conversione a cui segue la chiamata alla vita religiosa nel convento delle Clarisse dell’adorazione perpetua di Cleveland. Nel 1955 arriva un altro incidente: una brutta caduta mentre fa le pulizie in convento le danneggia la spina dorsale. Di fronte a un’operazione delicatissima, con il rischio di rimanere invalida, suor Angelica chiede a Dio una gra- zia speciale: in cambio della possibilità di continuare a camminare si impegna a fondare un convento in Alabama per l’evangelizzazione degli afroamericani. Grazia concessa. Suor Angelica si dirige allora a Birmingham, una delle cittadine con la più alta tensione razziale di allora (“Bombingham” è il suo soprannome, per gli attacchi dinamitardi alla comunità nera) e con il più alto tasso di anti-cattolicesimo (le suore arrivate dall’Ohio vengono accolte con una serie di spari notturni contro la loro abitazione, mentre è ancora vivo il ricordo di un convento dato alle fiamme negli anni ’20 e del rettore della locale Cattedrale ucciso per odio verso i “papisti”). Da quel momento Madre Angelica, badessa della nuova comunità e predicatrice di talento, inizia un apostolato silenzioso ma efficace nel cuore della Bible Belt, dove la presenza cattolica è risicatissima: solo il 2% della popolazione. Scrive prima dei pamphlet di spiritualità, nel 1969 incide delle meditazioni audio, quindi nel 1971 partecipa al suo primo programma radiofonico. La sua fama pian piano si diffonde. Viene notata anche dal telepredicatore protestante Pat Robertson, che rimanda alcuni suoi interventi sulla sua Tv Cbn. Fino all’invito a registrare una rubrica fissa,
Il nostro eremitaggio. Nel 1978 avviene l’episodio che segna la svolta mediatica. Madre Angelica, saputo che l’emittente proprietaria del piccolo studio dove lei registra i suoi interventi ha mandato in onda un film blasfemo, protesta con il manager dell’azienda. Che ovviamente la guarda con sufficienza. «Passò sopra le cose che gli dicevo – raccontò un giorno la religiosa – così gli dissi che sarei andata altrove a registrare i miei video». Il commento del manager fu: «Se lasci questo studio, sarai fuori dalla televisione ». La risposta della suora: «Allora me ne farò una da sola». E così fece. Il canale satellitare Ewtn debutta nel 1981, negli spazi di un garage, nello scetticismo di tanti se non di tutti, cercando di aprirsi il cammino a forza di Vangelo nella giungla dell’etere. Dopo gli inizi più che difficoltosi, l’avventura però decolla. Due sono i capisaldi del successo. Madre Angelica rifiuta la pubblicità commerciale e punta tutto sul sostegno degli ascoltatori e sull’aiuto di benefattori che credono nella sua causa e rispettano la sua indipendenza (che difende con le unghie). Questo affidarsi alla Provvidenza alle volte sembra folle anche agli occhi dei suoi più stretti collaboratori, perché il progetto finisce diverse volte sull’orlo del fallimento, ma alla fine risulta vincente. Il taglio scelto per Ewtn è inoltre strettamente confessionale: Messe, catechesi, lectio bibliche, documentari religiosi, ecc. Madre Angelica manda in onda teologi e religiosi dotati come predicatori (tra cui lei stessa, che con le sue lezioni di spiritualità diventa la principale “attrazione” della Tv) e di provata fedeltà al Magistero. Gli investimenti non sono tanto sulla bellezza degli studi televisivi, che restano a lungo molto semplici, quasi artigianali, ma sulla forza del messaggio. E anche questa si rivela una scelta feconda. «Ha fondato un network che si è rivolto ai cattolici comuni: ha capito i loro bisogni e ha nutrito il loro spirito» ha detto domenica Charles Chaput, arcivescovo di Filadelfia, che dal 1995 siede nel consiglio di amministrazione di Ewtn. Madre Angelica si era ritirata dalle scene nel 2002, in seguito a un ictus. Della sua eredità fa anche parte il grande impulso che ha dato alla sua comunità religiosa, attirando numerose vocazioni e fondando nel 1996 il santuario del Santissimo Sacramento e di Nostra Signora degli Angeli a Hanceville, dove si è spenta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il personaggio A 92 anni si è spenta la suora più mediatica d’America. Nel 1981 debuttò il suo canale satellitare Ewtn, con gli studi in un garage dell’Alabama. Sfidando lo scetticismo di tanti, lo fece diventare il più importante network televisivo cattolico del mondo Figlia di emigrati italiani, predicatrice carismatica, è stata una protagonista della «nuova evangelizzazione» attraverso i media. Il ricordo dell’arcivescovo Chaput: «Si è rivolta ai fedeli comuni, ha capito i loro bisogni e ne ha nutrito lo spirito»
LA RELIGIOSA. Madre Maria Angelica dell’Annunciazione, statunitense di sangue italiano morta a 92 anni