« Il buon senso e la correttezza prevalgano e non sia necessario, al termine del festival, procedere ad iniziative conseguenti a violazioni contrattuali»: è l’auspicio del direttore generale della Rai Lorenza Lei. Il dg precisa che i contratti «sono il prodotto di percorsi negoziali complessi ma tali da garantire agli artisti di potersi esprimere liberamente». Altrettanto importante, anzi «legittimo», è per il dg Lei «rivendicare la libertà di dissentire e di prendere le distanze da affermazioni frutto di personali e opinabilissime valutazioni». In ogni caso, «gli stessi contratti che tutelano le libertà degli artisti, garantiscono all’azienda tutti gli strumenti di tutela necessari». «Quel che è certo e va rivendicato con altrettanta energia e per le medesime ragioni – dice ancora il direttore generale Rai – è che gli ascolti sono importanti ma non possono rappresentare, né in effetti rappresentano, l’unico elemento di valutazione. Occorre coniugare ascolti e qualità».