Le star del cinema sono sempre più sensibili alle cause sociali. Forse, dicono i maligni, devono compensare l’immagine di miliardari che non lavorano poi così tanto e, in tempi di crisi, fanno una vita invidiata da molti. Altri, ugualmente malpensanti, ritengono che sia la loro cattiva coscienza di privilegiati a spingerli ad agire per scopi nobili. Altre volte la mobilitazione si mescola alla mondanità, facendo storcere il naso a qualcuno. Ci sono però casi di autentico sforzo per migliorare situazioni di povertà o per affrontare emergenze globali. E in questo la notorietà e la ricchezza aiutano sicuramente.
Non sappiamo quale sia il caso di cui ci occupiamo, resta il fatto che è ingente la cifra che l’attore americano Leonardo DiCaprio ha raccolto per la sua fondazione per la difesa dell’ambiente in un gala di beneficenza l’altra sera a Saint Tropez: oltre 25 milioni di dollari.
«Non ci sono mai stati, dall’epoca dei dinosauri, tante specie vegetali e animali che scompaiono così rapidamente – ha detto DiCaprio davanti a 500 invitati, per lo più colleghi e magnati –. Dobbiamo fare uno sforzo per proteggere la biodiversità, gli oceani e le foreste».
La star di Hollywood ha aperto l’asta mettendo in vendita la sua Harley Davidson, con gli autografi di Scorsese e De Niro. Due ruoli da figurante nel suo prossimo film sono partiti da 2,4 milioni di dollari. Bono ha messo in vendita la sua chitarra per 1 milione di dollari, mentre il miliardario Len Blavatnik si è aggiudicato una scultura di Damien Hirst per 6 milioni di euro.