martedì 21 dicembre 2021
Parla il regista e autore tv: «Ho creato la prima mini serie teatrale per famiglie dove due attori guidano i piccoli all'ascolto con la fantasia»
Il regista Mario Acampa, responsabile dei concerti per i bambini della Scala, tra Lalla e Skali

Il regista Mario Acampa, responsabile dei concerti per i bambini della Scala, tra Lalla e Skali - foto Brescia e Amisano

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Nel corso degli ultimi anni il Teatro alla Scala ha notevolmente arricchito la sua offerta per il pubblico più giovane. Il grande successo dal 2015 del progetto Grandi Opere per Piccoli, che prosegue nel 2022 con la ripresa de La Cenerentola per i bambini, ha evidenziato una domanda diffusa e in crescita. Dalla Stagione 2021/2022 il programma dei Concerti per i Bambini si avvale del contributo del regista, autore e conduttore televisivo e attore Mario Acampa, che ha concepito due cicli di spettacoli per diverse fasce di età, i Concerti per i Bambini destinati ai più giovani, e quelli del ciclo Invito alla Scala pensati per i più grandi, tutti con prezzi compresi tra 5 e 15 euro. Quella di Acampa, diventato popolarissimo su Rai Gulp con La banda dei fuoriclasse, un vero aiuto per gli studenti in pandemia, si prospetta, però come un autentico rinnovamento.

Mario Acampa, una bella responsabilità occuparsi dell’infanzia alla Scala.

Per me è un onore e un’emozione grandissima arrivare alla Scala. Ho pensato di mettere al servizio del teatro, dove ho trovato grandissima collaborazione, la mia esperienza di autore televisivo strutturando la prima miniserie teatrale per famiglie. Per i cinque concerti per bambini con i vari esnsamble della Scala ho costruito degli spettacoli, di cui curo regia e testi. Le mirabolanti avventure di Lalla e Skali è una vera e propria serie teatrale in cinque pomeriggi (un giovedì e quattro domeniche) pensata per i più piccoli ma adatta a tutta la famiglia. Gli spettacoli per famiglie sono quelli più difficili. I bambini sono immediati e diretti, se non capiscono te lo dicono subito. Ho così strutturato un appuntamento seriale, con l’obiettivo di affezionare i bambini, di lasciare il primo ricordo di un teatro che faccia venire loro voglia di tornare.

Cosa vedremo in scena?

Protagonisti fissi sono Lalla e Skali, due creature fantastiche che abitano il Teatro alla Scala dalla sua fondazione nel 1778. Curiosi, scoppiettanti e coinvolgenti, i due saltimbanchi, interpretati in palcoscenico dal performer Matteo Sala e dall’attrice Mirjam Schiavello, sono di solito invisibili a tutti, tranne che ai bambini, quando accolgono il giovane pubblico per condurlo ogni volta in una nuova mirabolante avventura tra musica, parole e un pizzico di magia. Questa magia è accesa dalle proiezioni di Riccardo Alessandri, mentre costumi ed elementi scenografici sono ricavati in buona parte dai magazzini scaligeri.

Quali i contenuti degli spettacoli?

Il primo episodio il 23 dicembre, già tutto esaurito, Lalla e Skali e… il mostro Mangianeve vede protagonista il Coro di voci bianche dell’Accademia diretto da Bruno Casoni impegnato con Marco De Gaspari al pianoforte in una galleria di canti ispirati al Natale, da John Williams a Gustav Holst e Benjamin Britten fino alle melodie tradizionali. In palcoscenico Lalla e Skali trovano un libro incantato che racconta la storia del Re Sempreverde e di un bosco in cui è proibito giocare. Domenica 16 gennaio con gli Ottoni della Scala va in scena Lalla e Skali e… Il quadro magico: i nostri eroi entreranno nei dipinti che hanno ispirato Musorgskij per la sua opera Quadri di un’esposizione. Il 27 febbraio Lalla e Skali festeggeranno il Carnevale con l’Ensemble Barocco della Scala e pagine di Vivaldi e Bach; il 3 aprile i due proporranno un viaggio nelle stelle attraverso il telescopio di Galileo Galilei con gli Archi della Scala su brani di Vivaldi, Vitali e Bottesini; infine domenica 29 maggio vede i Corni della Scala eseguire musiche di Händel, Leoncavallo, Elgar, Mendelssohn, Sormani, Márquez e Elmer Bernstein mentre i due saltimbanchi, in occasione della Giornata Mondiale del Gioco, danno vita alle figurine di un carillon delle meraviglie.

C’è spazio anche per l’attualità?

I testi che ho scritto affrontano ogni volta temi concreti in cui i giovani spettatori possono identificarsi e da cui possono imparare: nel primo episodio troviamo una riflessione sul rapporto tra genitori e figli, nel secondo il tema è l’amicizia. C’è sì filone della fantasia, vorrei che adulti e piccini si sentissero coinvolti tutti insieme come davanti a un cartone della Pixar, ma in parallelo c’è una storia che racconta problematiche sociali, emozioni e sentimenti.

Anche gli incontri di Invito alla Scala verranno rinnovati?

I sei concerti del ciclo Invito alla Scala, tutti alle 16 del lunedì, sono pensati per ragazzi più grandi: farò da intervistatore ad un divulgatore che accompagna il pubblico in un percorso trasversale e multidisciplinare tra musica, racconti e curiosità, in compagnia dell’Orchestra della Scala. Il ciclo si apre lunedì 10 gennaio con i Virtuosi del Teatro alla Scala accostando musiche di Schelb e Mercadante sotto il titolo Mercadante revolution. Un avvincente viaggio che parte da Parigi con la Rivoluzione Francese per arrivare al famoso Sacco di Altamura.

Immaginiamo che questi non siano i suoi unici progetti.

Io scrivo format tv e teatrali, dall’altra parte scrivo e dirigo spettacoli di opera lirica per bambini per Crt, Opera Show, Accademia Perosi. E il sogno è dirigere un’opera alla Scala. Ho appena condotto Junior Eurovision e su Rai 2 le storie di inclusione di O anche no. Fra poco arriverà un programma sulla sostenibilità con la Rai, sto lavorando a un nuovo opera-film al Museo Egizio di Torino e preparo un nuovo progetto sulla musica.

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