Una partita noiosa i quarti di finale di coppa Italia Juventus- Napoli. Guerra di posizione nei 90 minuti regolamentari, assalti nervosi e caotici nei supplementari con la sfida decisa ai rigori in favore de.... Juve e Napoli hanno confermato di essere in un periodo difficile. La formazione di Ranieri è ormai la bruttissima copia di quella squadra gagliarda capace di umiliare il Real Madrid al Bernabeu e proporsi con convinzione alla rincorsa dell’Inter. Pesano senza dubbio le assenze. Dall’inizio della sta- gione, in casa Juve si contano più di trenta tra infortuni e ricadute, soprattutto guai muscolari. Un numero esorbitante, che lancia qualche legittimo interrogativo sulla preparazione atletica scelta dallo staff tecnico. Ultimo in ordine di tempo a farsi male è stato Paolo De Ceglie, che ieri ha dovuto abbandonare il campo al 20’ per una contusione al torace. Per fortuna gli esami effettuati all’ospedale Molinette di Torino hanno escluso fratture. Non sono solo gli infortuni però la causa del periodo nero della Juve. Anche ieri la squadra di Ranieri ha palesato i soliti evidenti limiti nella costruzione del gioco. Manovra troppo prevedibile. Mai un cambio di gioco, né un’accelerazione. Senza Camoranesi, Zanetti, Marchisio e con Del Piero in serata no alla Juve manca la qualità. La prestazione incolore di Poulsen alimenta i dubbi sul suo oneroso acquisto: quei 10 milioni potevano essere spesi meglio. Delude ancora Giovinco. Finito il fluido magico, Marchionni e Molinaro sono tornati quegli onesti gregari di sempre: troppi cross sulla schiena degli avversari o sul fondo. Uno spreco pazzesco. Difficile così orchestrare qualche buona manovra e rendersi pericolosi. Tant’è vero che il portiere napoletano Navarro è rimasto inoccupato per tutta la partita. Non che dall’altra parte il collega Manninger abbia dovuto fare gli straordinari. I ragazzi di Reja però possono mangiarsi le mani per aver sprecato in malo modo un paio di ottime occasioni nei minuti finali della gara. Nelle ultime battute i partenopei hanno sovrastato fisicamente una Juve sulle ginocchia e costretta dal credo tattico di Ranieri a mantenere ancora la difesa troppo alta. Forse è proprio questa la nota dolente per l’allenatore romano. La sua creatura è infatti votata al sacrificio. Pensata e costruita sulla fisicità e sulla esuberanza atletica. Senza queste armi la Juve diventa innocua. In questo momento i bianconeri hanno finito la benzina, non ne hanno più. E i risultati negativi sono la logica conseguenza. L’unica buona notizia per Ranieri è il recupero (reale) di Trezeguet e (imminente) di Camoranesi. Il francese avrebbe in realtà anche chiuso i giochi al 90°, ma l’arbitro Ayroldi ha annullato per un fuorigioco molto dubbio. Sarebbe stato troppo. Alla lotteria dei rigori per la Juve sbagliano Nedved e Sissoko per il Napoli Lavezzi, Contini. Si va ad oltranza Gargano non trasforma, Legrottaglie sì e la Juve è in semifinale con la Lazio. Coppa Italia: il Napoli sciupa nei 90’ regolamentari e i bianconeri alla fine li puniscono dal dischetto Gargano sbaglia Legrottaglie no La squadra di Ranieri in semifinale ora se la vedrà contro la Lazio Lo juventino Alessandro Del Piero (Ansa)