venerdì 26 luglio 2024
Da Ganna nella cronometro di ciclismo alla la 4x100 stile libero maschile di nuoto, tutti gli azzurri che possono andare a medaglia nella prima giornata dell'Olimpiade parigina
L'azzurro Filippo Ganna punta alla medaglia d'oro nella cronometro maschile di Parigi 2024

L'azzurro Filippo Ganna punta alla medaglia d'oro nella cronometro maschile di Parigi 2024 - Reuters

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A Tokyo 2020, il primo giorno da medaglia fu splendido per l’Italia: arrivarono due podi (con Vito Dell’Aquila, oro nel taekwondo, e Gigi Samele, argento nella sciabola). A Parigi 2024, tra ciclismo, nuoto, scherma e judo, gli azzurri puntano altrettanto in alto. L’Olimpiade domani 27 luglio entra nel vivo: si comincia con Filippo Ganna nella cronometro maschile di ciclismo che punta decisamente alla medaglia d’oro visti i suoi precedenti. E si continua con la 4x100 stile libero maschile (Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo) con giustificate ambizioni di podio. Ambizioni che non mancano nemmeno a Assunta Scutto, judoka napoletana che gareggia nella categoria fino a 48 kg. Infine la scherma, tradizionale “medaglificio” per l’Italia: le possibilità domani riguardano le azzurre e gli azzurri di spada femminile e sciabola maschile.

Domenica invece, all’insolita ora delle 9, inizia l’avventura olimpica della pallavolo femminile contro la Repubblica Domenicana, con l’Italia che in molti pronosticano sul podio al termine del torneo. Una previsione che non piace al tecnico Julio Velasco, anche perché, dice: “nella mia lunga carriera ogni qualvolta mi davano vincente, alla fine mi sono ritrovato per terra. Media e tifosi che insistono su questo possibile successo non ci fanno un favore: potrei raccontare decine di eventi che lo confermano”. Velasco comunque sembra fiducioso, lo si legge sul suo volto dopo il mattutino allenamento a Issy les Moulineaux, cittadina a pochi km da Parigi. “Ho visto una squadra equilibrata in tutti i settori e questo è molto importante – questo il suo commento -. Del resto alle ragazze raccomando di non pensare al passato e neppure al futuro, il loro credo deve essere qui e ora. E importante non cadere nell’ansia che è la nemica numero e nello sport fa molto male”.

Da mister indiscusso del volley maschile a quello femminile: “Volevo provare questa esperienza, che sto vivendo alla grande. Dopo decenni è un privilegio, una grande opportunità di conoscere l’universo femminile, ho scoperto un gruppo che ha saputo adattarsi ai miei cambiamenti. E questa velocità mi ha sorpreso. Così come apprezzo che sappiano, all’interno del campo, prendere iniziative che io come tecnico dall’esterno non percepisco. Sono ragazze con i loro problemi, come è da sempre: è il mondo che è cambiato”. Prima di congedarsi un ultimo appello: “Queste sono le ragazze che rappresentano il movimento femminile pallavolistico, atlete che ti trasmettono il loro entusiasmo, consce che la gara più difficile è sempre quella del giorno dopo”.
Ha un filo di voce Paola Egonu quando ricorda che “tutte dobbiamo dare il meglio, fare le cose per bene. Aver salutato il presidente Sergio Mattarella è stata una piacevole sorpresa, ma ancor più sapere che si diverte quando guarda la pallavolo”. La capitana Anna Danesi, al pari della Egonu alla sua terza Olimpiade (Rio e Tokyo) non rimpiange di non essere all’interno del Villaggio Olimpico: “Ci sono stata già due volte, qui in albergo siamo più tranquille. L’ansia e i dubbi li lascio a Velasco, per me importante è pensare alla palla che viene dopo. Se un set va male, so che subito dopo se ne gioca un altro, del resto la medaglia d’oro la sogno da sempre”.

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